Milano, 26 luglio 2023 – Per ogni singolo trapianto si mette in moto una macchina organizzativa eccezionale, che non riguarda solo l’intervento in sé ma anche l’individuazione del donatore, il prelievo degli organi da trapiantare, il loro eventuale trasporto in un’altra struttura, la preparazione dell’organo e del paziente, e infine il trapianto vero e proprio.
L’impegno e le competenze sono ancora più grandi quando accade quello che è appena successo al Policlinico di Milano: non un solo trapianto ma ben sette nell’arco di pochi giorni, tutti seguiti da Lorenzo Rosso e dai collaboratori della Chirurgia Toracica e Trapianti di Polmone.
I sette trapianti sono stati possibili grazie ad altrettanti donatori, sia lombardi sia di altre Regioni. In due casi, in particolare, gli organi sono stati ricondizionati dagli specialisti del Policlinico: ovvero sono stati impiegati polmoni che potenzialmente non erano trapiantabili, ma che grazie a delle particolari tecniche sono stati ‘ringiovaniti’ e resi pienamente funzionali. Questa procedura di fatto crea nuove opportunità per i pazienti che sono in lista d’attesa per ricevere dei nuovi organi, perché estende ulteriormente il bacino dei potenziali donatori.
“I trapianti – commenta Lorenzo Rosso – sono interventi salvavita, capaci di donare speranza alle persone con gravi malattie. Uno di questi pazienti appena trapiantati, ad esempio, era arrivato al nostro Pronto Soccorso in condizioni critiche e aveva bisogno di assistenza respiratoria 24 ore su 24. Il trapianto con polmoni nuovi ha radicalmente cambiato la sua aspettativa di vita e la sua quotidianità: ora respira autonomamente, e potrà tornare progressivamente ad una vita il più possibile normale”.
Le forze messe in campo per un intervento di questo tipo sono notevoli: coinvolgono i chirurghi toracici, gli anestesisti rianimatori, i cardiochirurghi, i perfusionisti, gli infermieri delle sale operatorie e della terapia intensiva, gli esperti della Medicina Trasfusionale. Decine di persone del Policlinico di Milano a cui si aggiungono gli esperti che coordinano il trasporto dell’organo, il suo prelievo, l’individuazione del paziente in lista d’attesa più compatibile, e molto altro ancora.
Accanto all’Ospedale ci sono il Nord Italia Transplant program (NITp), il Coordinamento Regionale Trapianti (CRT) e quello Nazionale (CNT), così come la Protezione Civile: è lo sforzo di centinaia di persone contemporaneamente, che raccoglie un grande gesto di generosità come la donazione degli organi e lo trasforma in una nuova speranza di vita per un paziente.