L’astinenza nella coppia è più diffusa di quanto si possa immaginare. “Sesso, no grazie” sembra essere il motto di molte coppie che dicono di no all’intimità per riscoprire il valore della castità. Oltre a non essere marginale, il fenomeno sembra coincidere con una scelta consapevole. Il nuovo comportamento non viene nascosto, ma rivendicato con orgoglio e senza sensi di colpa anche da molti vip.
Paradossalmente è l’uomo a ricorrere alla classica scusa del mal di testa. Ora di notte si dorme e il Kamasutra lo si lascia tranquillamente sul comodino e fuori dal letto. Senza alcun rimpianto, ma con molto orgoglio.
Il quadro è ancora più drammatico e sconsolante quando si parla del boom di ‘nozze bianche’ fin dalla luna di miele. Si parte per il viaggio, si fa cilecca e quando si rientra in città, con l’anello al dito, ma lontani da posti di villeggiatura da cartolina, le cose non vanno certo meglio. Anzi, sono inevitabilmente destinate a peggiorare.
Quelle più a rischio, sono le coppie che arrivano all’altare dopo diversi anni di fidanzamento, quando cioè l’effetto stanchezza-noia è già in agguato. Ma anche i conviventi corrono il pericolo del gelo sotto le lenzuola, ovvero il sesso consumato anche solo una volta a settimana, che per una coppia giovane è davvero pochino.
Sinceramente attribuisco una certa responsabilità ai media che grondano volgarità e una sensualità ostentata e di basso livello. Per non parlare di internet che offre tutto il sesso che si vuole con un semplice clic. Ebbene sì, anche l’erotismo si è globalizzato e banalizzato. E le coppie si ritirano sulla “battigia della castità”, in una zona sicura, lontana dalle onde di un’intimità troppo spesso vissuta con superficialità.
Ritengo che la coppia bianca, cioè una coppia che non esplicita a livello relazionale la propria intimità, spesso mascheri problematiche sia sessuologiche sia psicologiche di entrambi i membri della coppia.
Sicuramente, tranne l’aspetto intimo, la relazione “senza sesso” può essere felice e appagante, grazie al legame intellettivo e cerebrale con il partner, ma in ogni caso la relazione potrà dare solo una mezza felicità.
In una relazione tutti gli aspetti devono essere vissuti ed appagati: l’aspetto intimo, quello passionale e quello progettuale. Questi rapporti ‘monchi’ possono durare, sempre che non vi siano fattori interni o esterni che li fanno crollare come: il desiderio di un figlio, oppure quando uno dei due partner scopre il piacere del desiderio con un’altra persona.
L’importante è che la scelta di coppia sia libera e consapevole e che non derivi, invece, da problemi nascosti che non si vogliono svelare non solo al partner, ma anche a se stessi.