Sepsi in Chirurgia, Master Universitario alla Cattolica di Roma

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La Lettura di Nicola Petrosillo, direttore Dipartimento Clinico e di Ricerca in Malattie Infettive ‘L. Spallanzani’, IRCCS

chirurghi-sala-operatoria-policlinico-gemelli-1Roma, 27 aprile 2017 – ‘L’infezione che ha cambiato l’Europa’ è il titolo della Lettura che terrà il prof. Nicola Petrosillo, Direttore Dipartimento Clinico e di Ricerca in Malattie Infettive INMI “L. Spallanzani”, IRCCS, domani, venerdì 28 aprile alle ore 11.30 nell’Aula F. Vito, IV piano del Policlinico Universitario A. Gemelli (Largo Gemelli 8, Roma) in occasione dell’inaugurazione della XI edizione del Master universitario di II livello “Sepsi in Chirurgia”.

A volte le malattie infettive possono cambiare il corso degli eventi. Il prof. Petrosillo spiegherà, nel suo intervento, come eventi epidemici abbiamo modificato l’assetto geo-politico dell’Europa.
L’Incontro sarà presentato dal prof. Roberto Cauda, Direttore Istituto Malattie Infettive dell’Università Cattolica di Roma.

Il Master Sepsi in Chirurgia, diretto dal prof. Gabriele Sganga, docente dell’Istituto di Clinica Chirurgica dell’Università Cattolica e chirurgo della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, si propone di individuare un percorso multidisciplinare e allo stesso tempo unitario nella prevenzione, diagnosi e terapia delle infezioni e sepsi in chirurgia.

In Italia circa 500.000-700.000 pazienti, su 9,5 milioni di ricoverati l’anno, contraggono un’infezione ospedaliera, con percentuali che oscillano fra il 5 e il 17%. La mortalità raggiunge il 3%. Tra questi, i pazienti chirurgici rappresentano una categoria molto significativa. Il paziente chirurgico che muore, generalmente in Terapia Intensiva, a seguito di complicanze se non muore per una infezione certamente muore con una infezione.

Pur riconoscendo la validità e la fondamentale importanza degli avanzamenti tecnologici nel campo del sostegno alle funzioni vitali, non vi è dubbio che, al di là della prevenzione, la vera e più efficace terapia etiologica delle infezioni e sepsi chirurgiche restino il tempestivo trattamento chirurgico e quello antibiotico.

“Il bagaglio culturale per affrontare la sfida che pone il paziente chirurgico settico sia per il medico che per l’infermiere – spiega Sganga – richiede necessariamente la conoscenza epidemiologica e dei fattori di rischio, dei dati microbiologici, della fisiopatologia delle infezioni e della più grave sepsi che ne può conseguire, di saper utilizzare antibiotici, antifungini, antivirali, di saper approntare iter diagnostici rapidi ed efficaci, di applicare strategie chirurgiche appropriate e di prevenire e curare i danni d’organo conseguenti alle modificazioni fisiopatologiche indotte dalla sepsi”.

fonte: ufficio stampa

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