Roma, 15 marzo 2021 – “Dopo le recenti dichiarazioni del Commissario Straordinario all’Emergenza Covid-19 Generale di Corpo d’Armata Paolo Figliuolo sull’impegno ad allargare la campagna di vaccinazioni nazionale raggiungendo cinquecentomila persone al giorno coinvolgendo nello sforzo organizzativo tutte le risorse sanitarie disponibili sul territorio italiano compresi 60.000 medici odontoiatri, abbiamo deciso d’iscrivere al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro della Salute Roberto Speranza sulla necessità di predisporre uno scudo legale per i medici vaccinatori con un provvedimento legislativo ad hoc”, così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani ed Enrico Vannucci, medico vaccinatore della Direzione Nazionale SMI rendono pubblica la lettera inviata a Draghi e a Speranza.
“Abbiamo assistito nella settimana appena trascorsa ad alcuni episodi di presunte reazioni avverse alla somministrazione di vaccini provenienti da un lotto ben definito di AstraZeneca. Episodi che si sono registrati a diverse ore di distanza dalla somministrazione del vaccino e sui quali sono state aperte delle inchieste per dare una connotazione il più realistica possibile alla consequenzialità vaccino/effetto collaterale”.
“Una consequenzialità però immediata l’abbiamo avuta ad opera della Procura di Siracusa che ha iscritto sul registro degli indagati, come atto dovuto, gli operatori sanitari presenti all’atto della vaccinazione del maresciallo della Marina Militare, deceduto poi il giorno dopo la somministrazione per cause ancora tutte da valutare. Iscrizione sul registro degli indagati che obbliga il personale coinvolto a nominare a proprie spese un avvocato e un consulente di parte, oltre a subire una esposizione mediatica non certamente priva di effetti sulla sfera psicologica degli stessi operatori coinvolti”.
“Il procuratore di Siracusa parla di atto dovuto, ma non essendo assolutamente conosciute le cause della morte prima che vengano effettuati i riscontri autoptici, l’iscrizione nel registro degli indagati non era assolutamente dovuta. Poteva forse essere aperto un fascicolo a carico di ignoti, essendo ignote le cause scatenanti, le eventuali responsabilità ecc.”.
“Questa repentina presa di posizione di un giudice nei confronti del personale sanitario ha creato e sta creando infiniti malumori nella classe medica e sanitaria in generale che è coinvolta in prima linea da un anno nel combattere una pandemia spesso, specialmente nei primi mesi del 2020, senza i mezzi necessari, tanto che ad oggi si contano più di 360 morti fra i medici e più di 170 morti fra il personale infermieristico, caduti sul lavoro”.
“È stato veloce il passaggio da eroi a indagati. Adesso con la campagna vaccinale che coinvolgerà milioni di persone è scontato che il numero degli ‘eventi avversi’ salirà di numero, non fosse che per un mero calcolo statistico. Tutti i farmaci, vaccini inclusi, hanno potenzialità di scatenare eventi avversi e maggiore è il numero dei farmaci e/o vaccini somministrati, maggiore sarà il numero degli eventi avversi. La vaccinazione di massa, così come tutti i provvedimenti varati dal 31 gennaio 2020 in poi riguardanti la pandemia da Covid-19 hanno un carattere emergenziale. Grazie all’emergenza si è andati in deroga a molte leggi vigenti. Basti pensare, in campo sanitario, l’abolizione per tutta la durata dell’emergenza sanitaria dell’incompatibilità di ruoli, cosa che ha permesso di arruolare, sia pure a tempo determinato e con ben poche tutele, nelle USCA, Unità Speciali di Continuità Assistenziale , medici già in forza con i vari Servizi Sanitari Regionali a tempo indeterminato. Siamo andati in deroga. Adesso, per potere garantire le 500.000 vaccinazioni/al giorno verranno coinvolte figure sanitarie della più svariata provenienza professionale, compresi 60.000 odontoiatri”.
“La nostra richiesta è quella che il Governo vari immediatamente un decreto emergenziale che regoli uno scudo legale a copertura di tutti gli operatori sanitari coinvolti nella campagna vaccinale, ben sapendo che gli eventi avversi aumenteranno e che potranno realisticamente essere eventi avversi anche di grave entità tipo shock anafilattico che già rappresenta un evento di difficile gestione ad opera di medici non esperti alla gestione dell’urgenza emergenza, figuriamoci da parte di medici odontoiatri, la cui preparazione specifica viene delegata ad un corso webinar sulla gestione delle complicanze dei vaccini”.
“Si devono tutelare gli operatori sanitari non solo da qualsiasi rivalsa di cittadini coinvolti da reazioni avverse, ma si deve , con un provvedimento di merito, impedire la discrezionalità di qualsiasi magistrato nell’intraprendere indagini mirate a carico dei singoli professionisti. Se accertamenti e indagini ci devono essere, vengano fatte a carico di ignoti e solo se l’indagine mostrasse reati perpetrati dal personale sanitario coinvolto si proceda nei confronti del singolo” concludono.