Chieti, 11 novembre 2024 – Il laboratorio di Biochimica dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è entrato a far parte del programma di Screening pediatrico nazionale per il Diabete e la Celiachia. Si tratta di un significativo traguardo nella promozione della salute e del benessere dei bambini nel nostro territorio.
L’Italia è il primo Paese al mondo ad aver istituito un programma di screening per il diabete di tipo 1 e per la celiachia che mira a identificare, nella popolazione pediatrica sana, le persone a rischio di sviluppare una o entrambe queste malattie. Con la diagnosi precoce, lo screening mira a migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti prevenendo le drammatiche conseguenze patologiche associate ad una diagnosi tardiva come la Chetoacidosi diabetica (DKA).
Grazie all’introduzione di un innovativo test su Spot di Sangue Secco (DBS), recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Diabetes, Obesity and Metabolism (Dufrusine et al 2024), sarà possibile effettuare diagnosi più rapide e accessibili. Il test DBS è una procedura semplice e indolore che consente di raccogliere una piccola quantità di sangue tramite un pungidito, il quale viene poi inviato al laboratorio per l’analisi. Questo metodo non solo riduce lo stress legato al prelievo venoso tradizionale, ma rende le analisi più accessibili per i pazienti, consentendo un monitoraggio capillare attraverso la rete dei pediatri di famiglia.
Il test si basa su metodica di rivelazione DELFIA, già utilizzata nei programmi di screening neonatale.In collaborazione con i pediatri degli ospedali dell’Azienda Ospedaliera delle Marche, il Vanvitelli e la Federico II di Napoli è stato messo appunto l’innovativo test che sarà impiegato nello studio propedeutico allo screening nazionale su circa 6.000 bambini di Lombardia, Campania, Marche e Sardegna. Lo studio propedeutico (D1Ce) permetterà di stilare le procedure per l’attuazione della legge nazionale 2023/130 che diventerà effettiva nel nuovo anno.
“Siamo entusiasti di essere inclusi in questo programma nazionale – commenta la prof.ssa Damian Pieragostino, Responsabile del laboratorio della “d’Annunzio” – che ha portato l’Italia al centro del dibattito scientifico internazionale. La notizia, riportata dalle riviste Science e Lancet, ha suscitato grande interesse e ha posto il nostro Paese al centro dell’attenzione di tutti gli osservatori. L’obiettivo è garantire che ogni bambino abbia accesso a diagnosi tempestive e cure adeguate”.
“L’introduzione dello screening con il test DBS – spiega la prof.ssa Pieragostino – rappresenta una svolta fondamentale, semplificando notevolmente le procedure di prelievo e migliorando la compliance dei bambini e delle loro famiglie. Questo risultato è stato possibile grazie al lavoro di un brillante gruppo di ricerca che ha permesso al nostro laboratorio di entrare in questo prestigioso programma”.