Roma, 8 novembre 2019 – Il cuore, le sue malattie, la telemedicina, le novità per la diagnosi precoce e per le cure. La XVI edizione di RomaCuore 2019 è tutto questo, ma anche di più. Ad aprire i lavori uno storico, un filosofo e un giurista, che si interrogheranno sul diritto alla salute e sulla reale applicazione dell’articolo 32 della Costituzione italiana. Sul banco degli imputati un killer che sembra inarrestabile: l’insufficienza cardiaca, un ‘cancro’ per il cuore.
Tra gli interventi, lettura magistrale del prof. Francesco Fedele, Professore Ordinario di Cardiologia presso Università La Sapienza di Roma e Presidente Istituto Nazionale Ricerche Cardiovascolari, che ha dichiarato: “L’insufficienza cardiaca, o scompenso cardiaco, è una delle patologie più diffuse al mondo e uno dei problemi clinici di più difficile risoluzione, la cui incidenza è destinata ad aumentare notevolmente nella prossima decade a causa all’invecchiamento della popolazione, soprattutto nei paesi industrializzati. L’insufficienza cardiaca si contraddistingue per essere una sindrome clinica complessa, in grado di ridurre la capacità funzionale e la qualità della vita dei soggetti che ne sono affetti, con tassi di mortalità elevatissimi, superiori a quelli del cancro”.
In Italia, oltre un milione di persone ne è affetto di cui la metà circa muore entro 5 anni dalla diagnosi, con gravi ripercussioni anche per il sistema sanitario nazionale, stante che si stima siano oltre 600 milioni di euro le spese correlate. “Questi dati spiegano l’urgenza di introdurre misure volte a contrastare e rallentare quella che va configurandosi come l’epidemia del nuovo millennio”, ha concluso il prof. Fedele.
Tra i focus della XVI edizione di RomaCuore, la correlazione tra fumo di sigaretta e malattie cardiache,tema che verrà affrontato nel simposio “Fumo e rischio, come ridurlo”, moderato dal prof. Valerio Pecchioli, Responsabile Servizio Prevenzione Cardiovascolare dell’Asl di Frosinone e componente della segreteria scientifica del congresso.
Due gli autorevoli relatori: il prof. Fabio Beatrice, Direttore del Dipartimento di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Maxillo Facciale e Responsabile del Centro Anti Fumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ed esperto di politiche di contrasto al fumo, e il prof. Giuseppe Biondi Zoccai, Professore Associato di Cardiologia dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Al centro del dibattito un nuovo studio indipendente italiano pubblicato sula rivista“International Journal of Environmental Research and Pubblic Health” che ha coinvolto 40 fumatori non intenzionati o non in grado di smettere di fumare. Lo studio ha dimostrato che il passaggio a sigarette elettroniche (e-cig) o a prodotti a tabacco riscaldato (Heat not Burn, HnB) riduce di circa l’80% l’introduzione nell’organismo di monossido di carbonio (CO) rispetto a quanto accade fumando sigarette tradizionali, indicando quindi un evidente minor danno, soprattutto sull’apparato cardiovascolare.
Una tre giorni interamente dedicata al cuore e alla medicina cardiovascolare dunque, tra nuove cure farmacologiche e le ultime innovazioni in termini di telemedicina, anche per ricordare nuovamente che le patologie ad esso correlate rappresentano ancora oggi la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi.