Milano, 11 aprile 2018 – Il NurSind Segreteria territoriale di Milano non ci sta, in linea con quanto espresso dal 95% delle Segreterie Territoriali al Consiglio Nazionale NurSind. Non ci sta con il nuovo Contratto Collettivo, di cui le principali sigle sindacali – Cgil, Cisl, Uil e Fsi – hanno firmato una preintesa ma che è ancora tutto da riscrivere, al momento, in almeno 34 punti su 96.
Anche se il Consiglio dei Ministri ha appena dato un primo ‘via libera’ al all’ipotesi di contratto dei dipendenti pubblici della sanità e degli enti locali, manca ancora il parere della Conte dei Conti.
Ma il NurSind non ci sta con una proposta di Contratto che dovrebbe essere, a quanto dichiarato dai grandi sindacati “il miglior contratto” che si potesse ottenere e che, invece, è addirittura lesivo della professionalità.
“Proprio per questo, per ribadire le nostre posizioni e per ottenere un Contratto che al momento resta ancora al palo, il Sindacato NurSind ha proclamato uno sciopero nazionale per il 12 e il 13 aprile – spiegano Rosario Pagana e Nicoleta Veronica Voichescu dalla Segreteria Territoriale NurSind di Milano, Sindacato delle Professioni Infermieristiche – Dopo 9 anni di attesa, questo CCNL svende la dignità e i diritti di infermieri e professionisti sanitari. Il rischio è che si mettano a repentaglio il Servizio Sanitario Nazionale e soprattutto la salute di tutti i cittadini”.
Il 12 e 13 aprile anche chi lavora partecipa alla sciopero
A Milano, chi si recherà in ospedale nei giorni dello sciopero – il 12 e 13 aprile – troverà comunque infermieri e personale sanitario.
“Ovviamente, la nostra categoria ha l’obbligo di coprire tutti i turni, sciopero o meno – precisano Pagana e Voichescu – Però anche i colleghi che saranno precettati e lavoreranno nei reparti di degenza, negli ambulatori e nei Pronto Soccorso parteciperanno simbolicamente all’iniziativa. Abbiamo infatti predisposto degli appositi badge con la dicitura: ‘Garantisco assistenza 365 giorni l’anno. Voglio un contratto dignitoso’, in modo da coinvolgere anche i cittadini, che poi sono i veri utenti della sanità. Ci attiveremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per far sentire la nostra voce, continuando la nostra protesta nei confronti di un Contratto a cui abbiamo detto no e che deve essere riscritto, a difesa della nostra professionalità e del diritto alla Salute dei cittadini” concludono Rosario Pagana e Nicoleta Veronica Voichescu.