Roma, 15 dicembre 2021 – Una ricerca congiunta dell’Adnkronos e dell’Expleo sullo stato della sanità italiana fino al 2019 mette in luce alcuni dati che la Ugl Salute ritiene doveroso commentare.
“Con 6,16 infermieri a disposizione per 1.000 abitanti – dice il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano – l’Italia si pone al decimo posto tra le nazioni europee. Un dato che ci pone in un limbo che certifica la necessità di implementare il numero di professionisti impiegati nel SSN. Un’operazione possibile solo facendo seguire fatti concreti alle buone intenzioni dichiarate grazie allo stanziamento dei fondi del Pnrr. Serve uno sblocco totale del turn-over per assumere, con contratti a tempo indeterminato che contengano le adeguate garanzie economiche e normative, anche per far fronte allo sviluppo della Medicina Territoriale essenziale per un nuovo modo di intendere la sanità”.
Giuliano si sofferma anche su un importante dato anagrafico. “Oltre la metà dei medici generici e specialisti italiani ha più di 55 anni con ben 3.255 di loro che sono over 75. È chiaro come l’esperienza e la professionalità vadano tutelate ma occorre anche predisporre ricambio generazionale importante per aprire la strada del mondo del lavoro ai più giovani”.
Il Segretario analizza anche il fenomeno del Turismo Sanitario. “Denunciamo da anni un’Italia che marcia a velocità differenti nel garantire il diritto alla salute dei cittadini. L’esodo dalle regioni del sud verso strutture del centro o del nord non si arresta, con Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna che rimangono le mete più gettonate. È un’evidenza negativa. I pazienti dovrebbero veder garantita la possibilità di cure nelle proprie città o regioni senza dover ricorrere a viaggi verso altre mete”.
“Anche in questo caso sarà importante dar seguito all’annunciato potenziamento della Medicina Territoriale. Bisognerà farlo in fretta, anche per dotare la sanità italiana di nuove armi per combattere e vincere le sfide del futuro” conclude Giuliano.