Cefalù, 17 gennaio 2020 – È in arrivo alla Fondazione Giglio di Cefalù una colonna di ecoendoscopia e un software per dotare le nuove tecnologie del servizio di endoscopia digestiva di intelligenza artificiale.
“È in corso un importante rinnovamento del parco tecnologico dell’Istituto – ha sottolineato il presidente della Fondazione Giovanni Albano – che porterà il Giglio sempre più verso una sanità 5.0 con integrazione tra tecnologie digitali e professionalità sempre più qualificate”.
Il responsabile del servizio di endoscopia digestiva Dario Raimondo ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale ci aiuterà a scoprire, durante l’esame endoscopico – i polipi precancerosi in modo da poterli rimuovere”.
È stata presentata la nuova colonna di endoscopia di cui si è dotata il Giglio. Uno strumento di ultima generazione dotato di più sorgenti luminose “Multi ligh a 4 led” e con cromoendoscopia virtuale che “migliora la qualità delle indagini endoscopiche – ha rilevato Dario Raimondo – per una diagnosi più accurata e cura mirata dei tumori del colon”.
La nuova apparecchiatura consente, inoltre, l’esecuzione dell’esame endoscopico con maggiore comfort per il paziente grazie alla migliore flessibilità e manovrabilità dell’endoscopio. Unitamente alla nuova colonna sono stati acquisiti dal Giglio ulteriori nove strumenti quali: gastroscopi, colonscopi e duodenoscopi.
Il servizio di endoscopia digestiva del Giglio esegue ogni anno circa 5.000 esami con l’eventuale trattamento, ove necessita, delle lesioni con tecniche di chirurgia endoscopica. “Trattando le lesioni per via endoscopica – ha concluso lo specialista – il paziente non dovrà ricorrere all’intervento chirurgico”.