Palermo, 10 aprile 2024 – Un intervento di elevata complessità di Chirurgia Vertebrale, della durata complessiva di 15 ore, eseguito presso l’unità di Neurochirurgia del Policlinico di Palermo, diretta dal prof. Domenico Gerardo Iacopino, ha salvato un turista tedesco di 73 anni dalla tetraplegia.
In seguito a banale caduta durante la sua vacanza a Palermo, il paziente aveva riportato una severa e grave frattura della settima vertebra cervicale con disallineamento della colonna vertebrale cervico-dorsale. Fortunatamente l’uomo, nell’immediato, non aveva accusato sintomi neurologici, ma era costretto alla totale immobilità poiché anche un minimo movimento del collo avrebbe potuto comportare un severo danno neurologico, quale la tetraplegia.
“Questo caso – spiega il prof. Iacopino – presentava numerose peculiarità. Il paziente era affetto da una patologia reumatologica non ancora diagnosticata: la spondilite anchilosante, condizione che, maggiormente nella regione cervicale e dorsale, comporta una anchilosi vertebrale ossia la formazione di ponti ossei tra più vertebre con compromissione della normale curvatura e motilità del rachide. Un trauma, in determinate condizioni, può comportare delle fratture estremamente complesse da trattare, come quella del caso odierno. Tecnicamente si parla di “frattura di Chance”, ossia di una soluzione di continuo che attraversa tutti piani della vertebra in senso antero posteriore, con scivolamento successivo della colonna cervicale su quella dorsale in una delle regioni più difficilmente accessibili del rachide dal punto di vista chirurgico”.
L’intervento, eseguito dai Dottori Rosario Maugeri e Maria Angela Pino, è stato suddiviso in tre tempi: riduzione della lussazione cervicale, sostituzione della vertebra lesa con una protesi artificiale e infine la stabilizzazione cervico dorsale con placche e viti, permettendo così il ripristino della normale curvatura e stabilità della colonna.
Il Commissario straordinario del Policlinico, Maria Grazia Furnari commenta: “Grazie alla competenza del professore Iacopino e del suo staff e alla collaborazione con il team multidisciplinare neurochirurgico, anestesiologico e radiologico, il Policlinico universitario di Palermo si conferma, ancora una volta, centro di avanguardia per il trattamento di patologie ad alta complessità. Lo straordinario lavoro d’equipe svolto ha permesso al paziente di poter tornare nel suo paese felice e grato ai medici e a tutto il personale nella consapevolezza di avere ricevuto la migliore possibilità di cura”.