Pochi giorni dopo la Giornata Mondiale dedicata all’Alzheimer (21 settembre), fa tappa nella città partenopea il progetto formativo itinerante promosso dall’Associazione Italiana Psicogeriatria (AIP). Oltre 650 Medici di Medicina Generale coinvolti in tutta Italia, 13 eventi residenziali previsti in 13 Regioni. Obiettivo: diffondere sul territorio la conoscenza del Piano Nazionale Demenze, favorendo una gestione appropriata di queste invalidanti patologie, che colpiscono 1,2 milioni di italiani, con costi socio-sanitari per 10-12 miliardi di Euro l’anno. Il dottor Vincenzo Canonico, Presidente della Sezione Campania di AIP: “Migliorare le conoscenze sulla malattia di Alzheimer è tanto più urgente se si considera che, trattandosi di un trend fortemente correlato all’aumentare della vita media, il numero di pazienti affetti da demenza è in continua crescita. Nella nostra Regione il Piano non è stato ancora formalmente recepito, manca una vera rete tra strutture specialistiche e territori e i centri di riabilitazione cognitiva sono tuttora numericamente insufficienti”
Napoli, 20 settembre 2016 – Il progressivo invecchiamento della popolazione ha comportato un aumento dei disturbi cognitivo-comportamentali di natura neurodegenerativa, destinati ad acquisire in futuro sempre più rilevanza. Tra le sindromi neuropsichiatriche più comuni vi sono le demenze: con una prevalenza del 5-8% negli over 65, colpiscono 1,2 milioni di italiani (più di 60.000 in Campania) e, in circa il 15-25% dei casi, possono associarsi a depressione.
Nella presa in carico del malato di demenza, dal riconoscimento dei primi sintomi al trattamento a lungo termine, il Medico di famiglia è una figura cruciale all’interno della rete integrata di servizi sul territorio. A lui è dedicato il progetto di formazione itinerante “Piano Nazionale Demenze, nuovi scenari di cura”, che arriverà a Napoli (presso l’Hotel Royal Continental) il 23 e 24 settembre, a pochi giorni dalla celebrazione della XXIII Giornata mondiale dell’Alzheimer (21 settembre).
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italiana Psicogeriatria, prevede un ciclo di 13 eventi ECM locali in 13 Regioni italiane, da maggio a novembre. Obiettivo: raggiungere oltre 650 Medici di Medicina Generale, ai quali presentare i contenuti e le finalità del recente Piano Nazionale Demenze, per suggerire un più corretto approccio diagnostico-terapeutico al problema. All’evento di Napoli parteciperanno 60 Medici di famiglia provenienti da tutta la Regione.
Le demenze sono sindromi cerebrali degenerative che colpiscono la memoria, il pensiero, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Il loro carattere progressivo rende necessaria una diagnosi tempestiva, che consenta di attivare interventi farmacologici e psico-sociali volti a rallentare l’evoluzione della malattia e contenerne i disturbi specifici. Partendo da queste considerazioni e dalla volontà di combattere lo stigma che spesso accompagna tali malattie, il 30 ottobre 2014 è stato approvato l’accordo tra Stato e Regioni sul documento “Piano Nazionale Demenze” che, puntando a una gestione integrata e multidisciplinare del problema, intende fornire indicazioni strategiche per migliorare e uniformare la qualità dell’assistenza erogata in Italia: dalle terapie specialistiche al sostegno e all’accompagnamento del malato e dei caregiver, durante tutto il percorso di cura. In questo complesso scenario si colloca l’operato del Medico di famiglia, fondamentale per l’applicazione degli obiettivi del Piano, in collaborazione con lo specialista.
“La complessità della sfida alle demenze e la loro crescita esponenziale, legata all’aumento dell’aspettativa di vita, rendono necessario strutturare sul territorio interventi assistenziali appropriati e precoci, che richiedono un’adeguata preparazione da parte del personale sanitario – spiega Marco Trabucchi, presidente di AIP – Il Piano Nazionale Demenze costituisce il primo tentativo di dare al nostro Paese una guida unitaria per affrontare una priorità mondiale di salute pubblica: è un punto di partenza di grande significato, perché coinvolge gli operatori a tutti i livelli, comunicando ai cittadini un impegno diffuso da parte della comunità. Per questo motivo, l’Associazione Italiana Psicogeriatria intende dar vita a un’intensa attività formativa, volta a presentare il Piano ai Medici di Medicina Generale, aumentare la loro consapevolezza sul problema demenze e coinvolgerli nella rete assistenziale integrata, dove rappresentano una figura centrale: sono infatti il primo riferimento sul territorio per il paziente e i caregiver. Il loro ruolo è essenziale per riconoscere tempestivamente i sintomi, portare la famiglia alla coscienza del bisogno di un intervento, intercettare i casi da avviare ai Centri specialistici e supportare l’assistito e i suoi familiari lungo tutta la storia naturale della malattia, in un percorso condiviso con lo specialista”.
“Il nodo principale nella nostra Regione è l’assenza di una rete per la patologia demenza, capace di mettere a sistema le esigenze di cura del territorio e le strutture specialistiche – dichiara Vincenzo Canonico, presidente della Sezione Campania AIP – A livello regionale il Piano Nazionale Demenze non è ancora stato formalmente recepito e spesso il paziente è costretto a rivolgersi a specialisti diversi che possono anche seguire criteri di diagnosi e cura non univoci. Inoltre il nostro territorio è carente di strutture di riabilitazione cognitiva, la cui funzione è invece fondamentale perché consentono al paziente, soprattutto nei casi di demenza di grado lieve, di stabilizzare i sintomi e, dunque, di ritardare il peggioramento della malattia”.
“Come AIP Campania, con il corso previsto a Napoli, ci aspettiamo di migliorare le conoscenze su queste patologie e, in particolare, sulla malattia Alzheimer – prosegue Canonico – L’obiettivo è educare il Medico di Medicina Generale a riconoscere i primi sintomi, indirizzare il paziente alle strutture più idonee e a gestire l’evoluzione della malattia. Altrettanto importante è l’istituzione di un network tra medici di famiglia e strutture specializzate per fare fronte comune nell’affrontare le demenze, le possibili soluzioni terapeutiche, farmacologiche e non, e gli eventuali effetti indesiderati delle cure”.
fonte: ufficio stampa