Salute della donna: incontro aperto al pubblico per parlare di prevenzione

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donneSan Rossore (Pisa), 4 aprile 2016 – Un appuntamento con la prevenzione, alla scoperta delle nuove tecnologie che la Casa di Cura San Rossore mette al servizio della salute femminile, è in programma sabato 9 aprile alle ore 9.30 presso la clinica di viale delle Cascine. Un incontro articolato in due sessioni dedicate alle patologie mammarie e ginecologiche, introdotto dalla dott.ssa Maria Grana, Direttore sanitario della struttura.

Prima sessione – Prevenzione del tumore al seno
La Casa di Cura San Rossore affronta il tema della prevenzione del tumore al seno, la prima neoplasia del sesso femminile, che si calcola colpisca una donna su otto nel corso della vita. La prevenzione per questa patologia rappresenta un’arma vincente, perché nella maggior parte dei casi può realmente fare la differenza nella prognosi. La dott.ssa Anna Cilotti, specialista in Radiodiagnostica Senologica della Casa di Cura San Rossore, presenterà la nuova IMS tomosintesi mammografica 3D, evoluzione della mammografia digitale, una tecnica innovativa che si attesta oggi come la più affidabile nella rilevazione di eventuali anomalie del tessuto mammario. Questa tecnologia recentemente acquistata dalla Casa di Cura, l’unica nella provincia di Pisa e tra le poche in Toscana, permette di studiare la mammella anche nella sua terza dimensione, la profondità, possibilità che non era realizzabile con la tecnica in 2D. La mammella viene scomposta in molteplici immagini volumetriche bidimensionali ottenute con diverse angolazioni, grazie al movimento dello strumento attorno al seno, che uno speciale software sovrappone per ricostruire la figura nella sua interezza.

“La ricostruzione volumetrica supera uno dei limiti principali dell’imaging bidimensionale attualmente in uso, ovvero il mascheramento delle lesioni, causato dalla sovrapposizione delle diverse strutture della mammella, che si verifica più frequentemente nelle pazienti giovani con un seno particolarmente denso. Oggi possiamo finalmente identificare in maniera più agevole e accurata l’eventuale tessuto tumorale nascosto, possiamo contare così su uno strumento di grande utilità per lo specialista, ma soprattutto su un’alleata preziosa per preservare la salute delle donne”, afferma la dott.ssa Anna Cilotti.

La nuova tomosintesi permette anche di effettuare una biopsia stereotassica in posizione prona, che facilita la localizzazione e i prelievi radiografici anche in aree del seno difficilmente raggiungibili. La biopsia prona rappresenta un vantaggio per la donna anche in termini di riduzione del disagio dovuto al prelievo, che spesso è vissuto, per le sue caratteristiche, come momento traumatico e stressante. La Casa di Cura San Rossore è stata la prima in Italia a offrire alle proprie pazienti questa possibilità.

Seconda sessione – Ripristino della funzionalità vaginale
Nella seconda sessione dell’incontro il dott. Marco Gambacciani, specialista in Ginecologia della Casa di Cura San Rossore, affronterà il tema del ripristino della funzionalità vaginale mediante l’utilizzo del laser ginecologico di seconda generazione, il Santec Laser Smooth™ (Fotona). Questo nuovo laser, unico nel suo genere nel territorio pisano, consente il trattamento ambulatoriale e senza anestesia di problematiche molto frequenti come l’incontinenza urinaria da stress, l’atrofia vaginale e il prolasso vaginale.

Una compromessa funzionalità vaginale non comporta solo disturbi imbarazzanti e talvolta invalidanti, ma può creare una grande difficoltà emotiva e relazionale, pregiudicando la qualità di vita della donna. L’innovativo sistema laser utilizza una sonda che, introdotta direttamente in vagina, determina un effetto termico sui tessuti e stimola un’appropriata irrorazione sanguigna e il conseguente ripristino della produzione di collagene.

Il trattamento laser migliora lo stato della mucosa, ne aumenta il turgore e porta a una maggiore idratazione e trasudazione, consentendo così il recupero funzionale dei tessuti vaginali. I risultati sono visibili già dopo la prima seduta e la donna può tornare subito a svolgere le proprie attività quotidiane senza adottare particolari accorgimenti. Gli effetti collaterali, come arrossamenti e lievi gonfiori, sono minimi, transitori e normalmente si risolvono in 48 ore. Di norma sono sufficienti 2-3 sedute, di circa 15 minuti, a distanza di un mese l’una dall’altra, ma lo specialista può personalizzare il trattamento in base alla severità del disturbo inziale e al grado di risposta. Gli effetti del laser durano per oltre un anno e il trattamento è ripetibile.

“Il Laser Fotona si è mostrato efficace nella cura dell’atrofia vaginale anche nelle donne operate di carcinoma della mammella, che non possono utilizzare terapie estrogeniche, nemmeno locali. Queste donne sono costrette a utilizzare dei rimedi temporanei, dei palliativi, come creme o gel idratanti che sono sicuramente efficaci al momento, ma interferiscono con la naturalità del rapporto sessuale. Inoltre, tutte le terapie vaginali a lungo andare vengono interrotte dalla maggior parte delle donne, poiché l’uso continuativo di questi prodotti logora e si finisce con il rinunciarvi: non è facile accettare una terapia locale da utilizzare quotidianamente per il resto della vita”, afferma il dott. Gambacciani.

Per poter partecipare all’incontro, fino a esaurimento posti, è necessario prenotarsi compilando il modulo presente sulla homepage del sito www.casadicurasanrossore.it e attendere la conferma dell’iscrizione via mail.

fonte: ufficio stampa

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