Forlì, 20 maggio 2019 – Una tecnica innovativa per il trattamento della patologia arteriosa ostruttiva periferica, la “FORLEE tecnique”, è stata messa a punto per la prima volta presso l’Ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì.
La tecnica è stata oggetto di una ricerca a pubblicata in questi giorni dal dott. Gabriele Testi, chirurgo vascolare dell’ospedale di Forlì, sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Endovascular Therapy.
“Si tratta di una tecnica innovativa nella rivascolarizzazione endovascolare degli arti inferiori messa a punto dal team endovascolare dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì – spiega il dott. Testi – e che vede la collaborazione multidiscipinare, consolidata da molti anni, tra l’UOC di Chirurgia Vascolare diretta dal dott. Giorgio Ubaldo Turicchia, e con referente per Forlì dott. Mauro Cevolani, e l’UOS di Emodinamica, diretta dal dott. Fabio Tarantino. In particolare, questa collaborazione ha consentito di sviluppare una grande esperienza nel trattamento delle lesioni ostruttive arteriose complesse del distretto femoro-popliteo-tibiale”.
“La nuova tecnica, denominata ‘FORLEE technique’, in onore dell’Ospedale di Forlì – spiega il dott. Testi – consente di portare a termine, mediante accesso retrogrado dall’arteria poplitea, la ricanalizzazione di occlusioni ostiali lunghe dell’arteria femorale superficiale che rappresentano le lesioni di più difficile approccio. Il lavoro Femoral Balloon-Oriented Puncture for True Lumen Reentry in the Common Femoral Artery After Subintimal Retrograde Recanalization of Superficial Femoral Artery Ostial Occlusion: The FORLEE Technique è stato pubblicato online, sarà nell’edizione cartacea di agosto 2019 e suggella il grande impegno di divulgazione scientifica del team in questo settore che aveva già portato, nel 2018, ad una pubblicazione sull’European Journal of Vascular and
Endovascular Surgery – Short Report, rivista della ESVS (European Society for Vascular Surgery), sempre riguardante aspetti tecnici nella rivascolarizzazione degli arti inferiori”.