I medici non possono essere accusati di inadempienze essendo la patologia in questione del tutto sconosciuta ed in assenza di presidi terapeutici convalidati e certi
Udine, 31 marzo 2020 – In prima linea per tentare di salvare vite umane durante un’emergenza di proporzioni enormi in condizioni di sicurezza spesso precarie e in carenza di strumentazioni adatte per mantenere alti gli standard terapeutici. Sono i medici che adesso rischiano persino di divenire bersagli di alcuni studi legali senza scrupoli che propongono ai cittadini colpiti da Covid-19 di intentare causa per risarcimenti.
L’Ordine dei Medici di Udine condanna con durezza questo “ennesimo sciacallaggio” a danno della professione. Il Presidente Maurizio Rocco e l’Ufficio di presidenza, si associano alle richieste di bloccare subito simili offerte che “ledono il diritto costituzionale alla salute e alla cura incentivando anche la pratica della medicina difensivistica”.
Il Consiglio forense ha espresso l’intenzione di attivarsi per porre un freno a queste campagne di arruolamento clienti contro i camici bianchi, intanto però l’Ordine si appella al buon senso dei cittadini: “Non fatevi ingannare da chi è senza scrupoli e tenta di lucrare sulle morti da infezione Coronavirus, anche perché, fra l’altro, in situazioni di emergenza, o meglio di pandemia, i medici non possono essere accusati di inadempienze essendo la patologia in questione del tutto sconosciuta e in assenza di presidi terapeutici convalidati e certi”.
In un momento drammatico per tutti i cittadini ma anche per i medici che si sono contagiati, si stanno ammalando e molti stanno perdendo la vita pur di salvare altre persone, “non ci deve essere spazio né pubblicitario né legalmente lecito per quanti pensano di avviare cause legali risarcitorie nei confronti di chi oggi rappresenta per gli ammalati l’unica possibilità di sopravvivenza e nei confronti di strutture ospedaliere per le vittime o per i familiari delle vittime per infezioni contratte da coronavirus”.
L’Ordine dei Medici di Udine si unisce agli appelli della Federazione Nazionale affinché vengano impedite le comunicazioni pubblicitarie promosse da iscritti agli Albi degli Avvocati che, di fatto, pubblicizzano la propria attività, evidenziando presunti errori commessi da quegli stessi medici che, con pochi se non nulli dispositivi di sicurezza, stanno provando ad arginare l’emergenza pandemica sul territorio e negli ospedali pagando questa missione contando i propri morti e i propri contagiati.
Come possono i medici, gli operatori sanitari, e quanti sono deputati all’organizzazione della cura ed assistenza agli ammalati applicarsi con la dovuta serenità in tale opera gravati dall’assillo di essere accusati di malasanità e trascinati nelle aule dei tribunali? Da eroi a rei il passo è breve.
È stata già inviata all’Agcom la segnalazione da parte della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici per comunicazione pubblicitaria scorretta e ingannevole.