Dal 14 al 17 marzo, la città ospita il Sixth Bergamo Open Rhinoplasty Course, uno dei maggiori eventi scientifici al mondo dedicato all’argomento, con 550 partecipanti da 64 paesi, anche lontani come Australia, Cina e Corea. Solo dal Brasile sono in arrivo circa 40 chirurghi
Bergamo, 13 marzo 2018 – È il naso il protagonista assoluto del Sixth Bergamo Open Rhinoplasty Course, il corso biennale che giunge quest’anno al suo primo decennale, dopo essere stato ideato dal prof. Enrico Robotti nel 2008. Ospitato dalla città di Bergamo presso i moderni spazi del Congress Center Giovanni XXIII, si preannuncia come uno dei più importanti al mondo nel campo della rinoplastica.
Con questo congresso, insomma, la piccola Bergamo incalza e, dai numeri rilevati, supera Chicago e Dallas, che ospitano i grandi eventi americani dedicati all’argomento.
Numeri da record
Mai come questa volta, al Bergamo Open Rhinoplasty Course, i numeri sono da record. Per ogni giornata di lavori sono infatti attese 550 persone, più gli speaker: una manifestazione che per quattro giorni riempirà la città, con un grande indotto per alberghi, ristoranti, servizi.
Organizzato dal professor Enrico Robotti, già presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica, e co-diretto dal professor Riccardo Mazzola, l’evento si aprirà il 14 marzo con l’Annual Meeting della Società Europea di Rinoplastica, di cui Robotti è President-Elect, per poi continuare giovedì, venerdì e sabato con il Corso vero e proprio. La domenica sarà riservata ai partecipanti alla dissezione anatomica, sotto la guida del prof. Mario Bussi al San Raffaele di Milano.
Un programma fittissimo e tecnologia all’avanguardia
Il programma dei lavori, che prevede gli interventi di circa 50 chirurghi di fama mondiale, come gli statunitensi Richard Davis, Daniel Rollin, Rod Rohrich e Dean Toriumi, si svolge, come da tradizione per il corso di Bergamo, su un modello tipicamente anglosassone: i lavori iniziano a un orario compreso tra le 6.45 e le 7.30 per terminare a sera inoltrata.
Fondamentale il ruolo della tecnologia. Sono infatti programmati corsi via video, panel focalizzati su specifiche tecniche e procedure, letture, panels con i massimi esperti della materia e video teaching.
L’utilizzo prevalente di video è il leit motiv di tutto il corso. Ancora, sono calendarizzati 18 Masterclass di un’ora ciascuno, con i maggiori specialisti di tutto il mondo. Proprio per la sua altissima valenza scientifica il congresso è andato sold out 3 settimane prima, registrando un’adesione mai riscontrata finora.
Il presente e il futuro della rinoplastica
“L’intervento sul naso è uno dei più difficili e sofisticati in chirurgia plastica – spiega Enrico Robotti – Proprio per questo è fondamentale acquisire una formazione specifica e di altissimo livello. Corsi intensivi come quello di Bergamo sono mirati proprio a questo. L’obiettivo è garantire a ogni paziente un risultato il più possibile naturale e funzionale”.
Già, perché oggi quello che può aspettarsi ogni persona che si sottopone a un intervento di rinoplastica è un risultato impensabile solo fino a pochi anni fa. Nuovi concetti anatomici, strumenti innovativi, tecniche sofisticate consentono di eseguire interventi sempre più in linea con i desideri e le aspettative dei pazienti.
“Abbiamo assistito a un’evoluzione incredibile in questo campo della chirurgia – prosegue Robotti – Adesso possiamo assicurare ai pazienti target altissimi, ovvero risultati eccellenti in termini di estetica e funzionalità, pur restando nella piena naturalezza, che si possono ‘vedere’ prima dell’intervento con simulazioni concrete ed efficaci. A iniziare dalla fase preoperatoria, l’approccio oggi è approfondito, con esami come la Tac cone-beam 3D che permettono di ‘mappare’ il percorso chirurgico. Infine, anche il post operatorio è diventato decisamente meno impegnativo per i pazienti, perché in sala operatoria si utilizzano strumenti meccanizzati e miniaturizzati, oltre procedure innovative come la chirurgia piezoelettrica, che effettivamente riducono al minimo ecchimosi, gonfiori e fastidi grazie alla loro grande precisione con minimo trauma ai tessuti”.
Tutto questo è ancora più importante nel campo della rinoplastica secondaria, argomento prevalente della giornata del sabato, con i progressi ottenuti oggi mediante la ricostruzione con segmenti di costa.
L’importanza della collaborazione
I successi in ambito rinoplastica sono anche il frutto della collaborazione sempre più stretta fra medici di diverse specialità. “È questo un messaggio che arriverà anche dal congresso di Bergamo – conclude Robotti – dove saranno presenti, oltre che chirurghi plastici, anche molti otorini e maxillofacciali, sia tra gli speaker sia tra i partecipanti. Lo scambio di conoscenza ed esperienza fra colleghi di diverse discipline è la chiave di volta per trarre dati utili e quindi progredire nella tecnica e nei risultati”.