Roma, 16 giugno 2022 – “Settimane e settimane di delicate trattative hanno contrassegnato il tortuoso e complesso percorso di questo nuovo contratto della Sanità. Ma alla fine, il momento della conclusione e della fatidica firma è arrivato, senza non pochi sforzi ed ostacoli da superare, che spesso sembravano muri di cemento armato insormontabili. Ora possiamo dire davvero di avercela fatta.
Sempre e comunque, al fianco degli infermieri e delle professioni sanitarie italiane: con loro e per loro ci siamo seduti al tavolo delle contrattazioni, in confronti spesso complessi e di fronte a matasse difficili da dipanare.
Visti i risultati ottenuti, alla luce di quelle che ad un certo punto sembravano le non edificanti premesse, possiamo affermare con certezza che siamo soddisfatti del lavoro svolto in questi mesi.
La battaglia è stata serrata ma non ci siamo fermati davanti a nulla e la firma è arrivata solo di fronte ai concreti risultati ottenuti, i cui contenuti li analizzeremo qui, insieme, almeno per i punti principali.
Soprattutto possiamo dire di essere soddisfatti per il lavoro svolto, dal momento che ciò che abbiamo fatto non si ferma solo ai risultati raggiunti, perché l’importante revisione dell’ordinamento professionale avvicina molto alcuni istituti a quelli della dirigenza medica, e crea oggi per la prima volta le premesse per importanti aggiustamenti, che potranno arrivare già con le prossime trattative per il triennio 2022/2024”.
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, Sindacato Nazionale Infermieri, commenta a caldo la firma del nuovo CCNL Sanità 2019/21.
Queste le più importanti novità che intendiamo sottoporre all’attenzione dei media:
Infermieri e professioni sanitarie, finalmente arriva il ruolo contrattuale sanitario
Accolta una delle principali proposte del Nursing Up. Continuando a lavorare per ottenere, finalmente, una legge sull’area autonoma che possa risolvere, finalmente le sperequazioni tra professioni sanitarie esistenti, gli infermieri e professioni sanitarie hanno visto riconosciuto, finalmente, un alveo proprio contrattuale.
Si tratta di un ruolo distinto, quello sanitario a loro dedicato, rispetto agli altri ruoli nei quali confluisce il resto del personale, che sono il ruolo socio sanitario, amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca. Insomma, viene finalmente riconosciuta una collocazione identitaria per i professionisti ex legge 42/1999, un primo e fondamentale passo verso un sempre più caratterizzato ed autonomo alveo di contrattazione.
Cancellate le vecchie categorie, ora si parla di aree
Vengono superate le vecchie categorie. Il personale ex D/DS transita nella nuova area Professionisti Sanitari e funzionari, quello ex “C”, transita nell’Area degli Assistenti, quello ex B/BS transita nell’area degli operatori e così via. In totale le aree sono cinque: professionisti sanitari e funzionari, assistenti, operatori e personale di supporto.
Sventato il rischio, almeno per il momento, che il contratto nazionale preveda, come richiesto dalle OOSS generaliste, eventuali riclassificazioni automatiche (o promozioni di massa), solo per certe categorie. Tuttavia, le aziende potranno utilizzare le progressioni verticali per portare alcuni dipendenti all’area superiore, (ferma la presenza di certi requisiti) e che, come lamentato dal Nursing Up, potrà riguardare tutte le aree sottostanti rispetto a quella degli infermieri e delle professioni sanitarie.
Gli incarichi dureranno 5 anni, come noi abbiamo chiesto nella piattaforma, e sono di tre tipologie: base, media ed elevata complessità. Tra questi trovano riconoscimento gli incarichi di esperto, specialista, coordinamento, le posizioni organizzative, ecc.
Le indennità relative agli incarichi di media ed elevata complessità, sono state integrate, ed il loro valore economico aumentato considerevolmente. In ogni ruolo possono essere attribuiti i seguenti incarichi: incarico di posizione, per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione. Incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari, incarico di funzione professionale, per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori.
Gli incarichi di organizzazione e professionali attribuiti con il vecchio contratto e non ancora scaduti, o quelli riconosciuti in virtù di una procedura già avviata alla data di sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL 2019/21, sono collocati, con il medesimo valore già attribuito, all’interno delle nuove fasce (media e/o elevata complessità), senza necessità di ripetere alcuna procedura.
Arriva l’incarico di base “per tutti gli infermieri e per le professioni sanitarie”
Come da noi chiesto, il personale dell’area professionisti Sanitarie e dei Funzionari (quindi tutti gli infermieri e le altre professioni sanitarie) si vede riconosciuto, automaticamente e senza selezioni, un incarico di base, che coincide con le funzioni che svolge quotidianamente (simile, per struttura, a quello dei medici), composto da una parte fissa, e da una variabile.
Anche il personale delle aree sottostanti potrà ottenere un incarico di base, questo è stato chiesto dai sindacati generalisti, ma non automaticamente e solo in presenza di specifici requisiti, tra i quali almeno 10 anni di servizio.
Ricordiamo che Nursing Up, nella sua piattaforma contrattuale, ha sostenuto che i professionisti sanitari operino sia singolarmente che in equipe, e che essi implementino ed accrescano quotidianamente il proprio bagaglio di conoscenze, competenze ed abilità, dovendosi anche considerare che a loro viene chiesto di personalizzare il proprio intervento tecnico professionale sulla base dei bisogni e delle attività svolte secondo i modelli organizzativi dell’Ente di appartenenza.
La valorizzazione di tali esperienze, nonché della capacità di personalizzare il proprio intervento professionale per renderlo idoneo rispetto ai modelli organizzativi dell’Ente, in altri termini l’ampio bagaglio di conoscenze ed esperienze declinate dagli interessati “on the job” è stata finalmente, contrattualmente e strutturalmente riconosciuta.
Per tali motivi, analogamente a quanto previsto per la professione medica, in relazione alla natura le attitudini e le funzioni professionali del singolo professionista inquadrato nell’area del personale delle professioni sanitarie e dei funzionari, allo stesso le medesime sono riconosciute ed asseverate contrattualmente, mediante l’attribuzione di un incarico di base.
Tale novazione, proposta nella propria piattaforma, e fortemente sostenuta dalla delegazione del Nursing Up nelle trattative contrattuali, consente finalmente di affermare la sussistenza di un vero e proprio diritto al riconoscimento delle funzioni delle quali si parla, espresso dall’attribuzione automatica di un incarico di base, sulla scia di quanto già accade per i medici.
Ne deriva, finalmente, un meccanismo di formale riconoscimento, di quelle che Nursing Up ha chiamato, nella propria piattaforma contrattuale, funzioni valorizzanti la qualità e l’assistenza, e che è stato deciso di estendere anche ad altre categorie di operatori del comparto sanitario, seppur con alcune limitazioni, e solo al verificarsi dei presupposti temporali e qualitativi specificati (tempo minimo di anzianità, valutazione positiva-assenza di provvedimenti di demerito etc.).
Ovviamente, oltre agli incarichi di base, come si è già detto precedentemente, sono previsti anche incarichi di media ed elevata complessità, attribuibili al verificarsi dei presupposti indicati dal CCNL, nei quali si troveranno anche i precedenti incarichi di specialista ed esperto e le funzioni organizzative.
I percorsi di Master con titolo legittimamente rilasciato dalle Università “sono tutti validi”, ferma la coerenza con le funzioni specialistiche da esercitare
Si applica la legge n 43/2006, come richiesto dal Nursing Up. Scompare l’elenco dei famosi 91 Master individuati dall’Osservatorio Nazionale Professioni Sanitarie previsti dall’attuale CCNL. Si parla di una limitazione che Nursing Up ha contestato sin dall’inizio.
Cancellate le fasce economiche, ora ci sono i differenziali. Passa la richiesta Nursing Up: 1 differenziale in più per il personale dell’area professioni sanitarie
Con questo contratto, vengono introdotti i differenziali economici di stipendio, che subentrano alle ex fasce economiche. Come da noi richiesto, al personale dell’area professioni sanitarie e funzionari, è stato riconosciuto un differenziale in più rispetto a quello delle altre aree. Lo abbiamo chiesto per compensare temporaneamente il fatto che, tale personale, ritrovandosi nell’area più alta (eccezione per quella di elevata qualificazione che è soggetta a norme speciali), non può beneficiare della mobilità verticale, se non di quella legata all’attribuzione degli incarichi.
Mobilità: finalmente una norma organica, un programma valido su tutto il territorio nazionale, che dovrebbe dare impulso ai trasferimenti da e verso ogni regione italiana
Arriva finalmente la mobilità. Come richiesto dal Nursing Up, ogni anno gli enti sanitari dovranno mettere a bando i posti disponibili per i trasferimenti, e dovranno privilegiare, tra le domande ricevute quelle per gravi e documentate esigenze di salute, per ricongiungimento del coniuge o per l’assistenza dei figli minori o inabili, dei genitori etc. etc. Tante famiglie potranno finalmente ricongiungersi!
Turni opposti per genitori entrambi turnisti: le aziende agevoleranno la funzione genitoriale
È passata, finalmente, la norma, sempre da noi richiesta, che agevola la funzione genitoriale e introduce una priorità nell’impiego flessibile dei genitori di figli minori che lavorano e che sono entrambi turnisti, consentendo ai medesimi, ove non ostino particolari ragioni organizzative, lo svolgimento di turni di servizio opposti.
Festività infrasettimanali, arriva la norma che supera i contenziosi: riconosciuto contrattualmente il diritto al personale turnista, che non dovrà più ricorrere ai tribunali per ottenerlo
Perfezionata, finalmente, la norma che riconosce i festivi infrasettimanali anche al personale turnista, e questo nonostante la forte opposizione di ARAN. In sostanza è stato deciso di applicare in via generale, i contenuti della famosa Sentenza di Cassazione a beneficio anche del personale turnista, ottenuta dopo un ricorso promosso da dipendenti sostenuti dal Nursing Up.
Il nuovo CCNL introduce l’area elevata qualificazione
Ma al momento è vuota, come già accaduto per gli altri comparti.
Chi vince un concorso presso un’altra amministrazione del SSN avrà diritto a mantenere il proprio posto di lavoro per tutto il periodo della prova
Chi vince un concorso pubblico avrà diritto di conservare il vecchio impiego per tutta la durata del periodo di prova.
Turni di pronta disponibilità: passano da un massimo di sei a sette
Il numero massimo di turni di pronta disponibilità passa a 7 al mese.
L’indennità oraria per il lavoro notturno passa ora da euro 2,74 a euro 4.00
Altro cavallo di battaglia Nursing Up: l’indennità “oraria del lavoro notturno” passa da euro 2,74 ad euro 4.00, ma molte altre novità potranno essere lette con riferimento al sistema indennitario.
Nelle situazioni di elevata complessità , le aziende potranno aumentare di ulteriori tre minuti i tempi per la vestizione e passaggio di consegne
Tre minuti in più, a disposizione per la contrattazione integrativa in relazione ai tempi di vestizione ed alle consegne.
Indennità per il Pronto Soccorso
Per il pronto soccorso, come previsto dalla legge 234/2021, una nuova indennità. Si inizia con 40 Euro in più al mese a titolo di anticipazione, che potrà arrivare, a conguaglio, fino a 100 euro.
Quella già esistente, invece (art. 86 comma 6 CCNL vigente), di malattie infettive, terapie sub intensive e servizi di nefrologia e dialisi e pronto soccorso, viene estesa anche alle unità operative/servizi di emergenza/urgenza.
Anche i turnisti potranno beneficiare dei permessi “ad ore” della legge 104
Il personale interessato dovrà effettuare una programmazione mensile delle giornate e/o degli orari di fruizione di tale permesso; nel caso di personale turnista la comunicazione va effettuata entro il giorno 20 del mese precedente.
Il lavoro straordinario va pagato, in alternativa può essere recuperato nei modi previsti dal contratto
Finalmente viene previsto che le aziende sanitarie debbano pagare il lavoro straordinario, salvo che il dipendente non chieda il recupero o che opti per la banca delle ore. Fino ad ora non vi era norma che lo prevedesse, e gli enti lasciavano accumulare centinaia di ore di straordinario non pagate.
Il lungo elenco di conquiste sopra riportate rappresentano solo una parte delle novità che porta questo nuovo contratto. Per la prima volta orientato verso le professioni sanitarie e socio sanitarie.
Per noi del Nursing Up si tratta di un grande successo. Tante cose restano ancora da fare, e noi le abbiamo ben presenti nelle nostre teste. Rappresenteranno come sempre gli spunti dai quali partiremo per la prossima tornata contrattuale, quella del triennio 2022/2024, ormai alle porte.
“Per la prima volta siamo di fronte a un contratto in cui gli stipendi mensili degli infermieri e delle altre professioni sanitarie sono superiori rispetto alla media degli altri dipendenti del comparto”, conclude soddisfatto De Palma.