Roma, 17 aprile 2019 – “All’ultima riunione presso la SISAC (struttura interregionale sanitari convenzionati) a Piazza Barberini, a Roma la discussione per il rinnovo dell’accordo nazionale per i medici di medicina generale ha avuto una carattere di frammentario, non riuscendo ad avviare un vero e proprio negoziato sull’insieme del contratto, che è fermo da più di dieci anni”, così in una nota stampa del Sindacato Medici Italiani che era presente all’incontro con una delegazione composta da Pina Onotri, Segretario Generale, Enzo Scafuro, Responsabile Area Convenzionata e Gian Massimo Gioria, Responsabile Assistenza Primaria.
“Lo SMI ha sostenuto la necessità di prevedere un tavolo tecnico ad hoc per il 118, per la medicina servizi equella penitenziaria, mentre ha richiesto regole certe per l’accesso alla professione. Provvedimenti chiari devono essere contenuti nell’accordo collettivo nazionale di MMG e che integrino le misure previste dal decreto Semplificazioni, che in via transitoria fino al 2021 ha previsto la possibilità di assegnare incarichi a medici iscritti al corso di formazione specialistica.
Va chiarita, inoltre, la questione irrisolta della quota che l’INAIL dovrà investire nella quota capitaria della Medicina Generale.
Lo SMI non è disposto in nessun caso a chiudere l’accordo in mancanza sopratutto di chiarezza economica. Questo contesto Accordo Collettivo Nazionale di MMG dovrà sostenere con decisione l’aumento delle borse di studio a favore della formazione dei giovani medici nell’ambito della medicina generale e delle specializzazioni” conclude la nota dello SMI.