Rinite allergica, colpisce 1 italiano su 5

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A marzo e aprile visite gratuite nei centri di allergologia per la seconda edizione della campagna “ETCIÙ! RINITE?”

Milano 25 febbraio 2015Arriva la primavera, ma non è sola… ad accompagnarla c’è la rinite allergica, patologia infiammatoria della mucosa nasale, che si stima colpisca 12 milioni di italiani alle prese con naso che cola, starnuti ripetuti, occhi arrossati, ma anche distrazione e calo d’attenzione, effetti collaterali associati alla patologia. Alto, quindi, il rischio di rovinare passeggiate in montagna o al parco, gite a cavallo, scampagnate e giochi all’aria aperta con i bambini e di modificare i comportamenti condizionando in modo negativo la propria qualità della vita. Non solo. A rimetterci sono anche il portafoglio e l’economia in generale: si calcola[1] che il costo annuo a carico dei datori di lavoro dei lavoratori a causa dell’allergia sia di 100 miliardi di euro in Europa. Spostando lo sguardo sull’Italia[2], la spesa per i farmaci dell’apparato respiratorio si colloca al quinto posto in termini di spesa farmaceutica complessiva con 1,7 miliardi di euro e al quinto posto in termini di consumo: ogni giorno per ogni 1.000 abitanti sono state assunte 97 dosi di farmaci respiratori.

“Nella popolazione mondiale la prevalenza della rinite allergica è stimata tra il 15% ed il 25%[3], mentre in Italia gli ultimi dati riportano che ne soffre 1 italiano su 5 – dichiara il Prof. Giorgio Walter Canonica, Presidente SIAAIC – Le allergie costituiscono la terza causa di malattia cronica dopo osteoporosi e l’ipertensione[4]. L’identikit del soggetto affetto da rinite allergica risponde al profilo di una giovane donna (lieve prevalenza rispetto agli uomini), con un’età compresa tra i 15 ed i 30 anni e fattori ereditari allergici nel 20% dei casi. L’aumento di prevalenza delle patologie allergiche, che vede un trend di crescita calcolato al 5% negli ultimi 5 anni in tutti i paesi industrializzati, costituisce un vero e proprio problema sanitario che riguarda in particolare bambini e adolescenti per i quali sembrano essere rilevanti le condizioni ambientali nei primi anni di vita.”

Dopo il successo del 2014, con oltre 500 visite gratuite realizzate in tutta Italia, torna per il secondo anno la Campagna di informazione e sensibilizzazione “ETCIU’! RINITE?”, promossa dalle due principali società scientifiche che operano nel campo dell’allergologia, AAITO – Associazione Allergologi Italiani Territoriali e Ospedalieri e SIAAIC – Società Italiana Allergologia Asma Immunologia Clinica, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti e APA Italia – Associazione Pazienti Allergici, e resa possibile grazie al contributo incondizionato di Meda Pharma.

Marzo e Aprile: 30 centri di allergologia distribuiti su tutto il territorio nazionale apriranno le porte gratuitamente al pubblico per sei giornate durante le quali un “esercito di specialisti allergologi” offriranno consulti e visite gratuite, con possibilità di realizzare alcuni esami diagnostici come il prick test e/o l’esame spirometrico. A dare il via saranno i Centri di Allergologia del Sud Italia venerdì 6 e sabato 7 marzo; il 20 e 21 marzo saranno protagoniste le regioni del Centro; l’iniziativa si concluderà il 10 e 11 aprile con i Centri del Nord.

Per conoscere i Centri che aderiscono all’iniziativa e prenotare la propria visita è possibile visitare il sito www.nasolibero.it.

“Recenti studi ci dicono che la rinite allergica – spiega la Dott.ssa Maria Beatrice Bilò, Presidente AAITO – è una patologia che viene spesso a torto banalizzata e trascurata come un semplice raffreddore. La nuova edizione di ETCIU’! RINITE? farà informazione sulla rinite allergica con l’ambizioso obiettivo di favorire un miglior percorso diagnostico e terapeutico del paziente che spesso non sa a chi rivolgersi e sottovaluta il disturbo associandolo ad un raffreddore passeggero, ignorando che la rinite allergica può essere l’anticamera dell’asma. L’iniziativa si snoda sulle diverse primavere del nostro bel Paese che vede le prime alte concentrazioni di pollini in marzo al Sud e a seguire al Centro e a Nord.”

Pollini in Italia: Sud, Centro, Nord

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La concentrazione di polline nell’aria può variare a seconda della stagione, del clima, della tipologia di pianta e della regione. Di conseguenza, i sintomi allergici da pollinosi si possono scatenare in periodi differenti nei soggetti con problemi di allergia ai granuli di polline di determinate famiglie di erbe, fiori e alberi. La tabella di sintesi[5] chiarisce in modo schematico e generale la concentrazione media in primavera dei pollini nelle tre aree geografiche italiane. Il Sud Italia è colpito nel mese di marzo dai pollini delle betulle, ad aprile dall’esplosione della parietaria, dall’arrivo delle graminacee e dell’ulivo. In Centro Italia in ordine di intensità: betulle (marzo), parietaria, olivo, graminacee (aprile). Infine per il Nord Italia: picchi di betulla (marzo, aprile) e arrivo degli altri allergeni come parietaria, olivo e graminacee ad aprile inoltrato.

Rinite allergica spia dell’asma
“Tutti gli esperti – chiarisce la Dott.ssa Bilò – sono concordi nell’affermare come la rinite allergica rappresenti un fattore certo di rischio per l’asma. Si stima infatti che i soggetti con rinite abbiano probabilità quattro volte superiori rispetto ai soggetti sani di sviluppare asma. Questo perché le due patologie sono aspetti clinici differenti di un unico disordine dell’apparato respiratorio. Diagnosticare e curare correttamente la rinite allergica significa quindi tenere sotto controllo una patologia ancora più impattante e costosa come l’asma.”

“Sia in chiave di prevenzione dell’asma che, più in generale, di una migliore presa in carico delle persone con rinite allergica abbiamo fatto notevoli passi avanti e come dichiarato dalle linee guida ARIA[6] esistono indicazioni quale la terapia intranasale a base di antistaminico (azelastina) e corticosteroide (fluticasone propionato) che importanti studi clinici 6 considerano ormai come farmaco di scelta per il trattamento della rinite allergica.” conclude il Prof. Canonica.

[1] Global Allergy and Asthma European Network

[2] Rapporto Osmed 2015

[3] Linee guida ARIA 2014

[4] Istat 2013

[5] AllergieStop 2013

Leung D et al 2012, JAACI

fonte: ufficio stampa

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