Roma, 25 agosto 2021 – Ancora tante parole ma nessun fatto concreto. “È la filosofia scelta dal Ministro della Salute Roberto Speranza per spargere pillole di ottimismo sulla sanità italiana, per cercare di coprire anni di malagestione che hanno portato al collasso del SSN italiano”, dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della Ugl Salute.
“Il suo intervento al Meeting di Rimini – prosegue il sindacalista – ci fa amaramente sorridere perché nelle parole del Ministro riscontriamo temi che sono alla base delle nostre battaglie e delle nostre richieste degli ultimi anni. Ben venga dunque lo sblocco del turn over per aprire una nuova stagione di assunzioni di operatori sanitari nel SSN. Ma ci chiediamo perché questa richiesta debba essere cavalcata da Speranza oggi, solo perché la pandemia e i lunghi giorni dell’emergenza hanno portato alla luce il fallimento delle politiche degli ultimi decenni capaci solo di tagliare indiscriminatamente alla voce sanità”.
“Serve una scossa che cambi il corso delle cose e restituisca un SSN in grado di soddisfare le esigenze degli italiani. Occorrerà puntare sulla medicina territoriale che dovrà essere lo strumento più vicino ai cittadini per la prima assistenza. Servirà investire sugli operatori sanitari garantendo loro i riconoscimenti economici che meritano con stipendi che siano finalmente in linea con quelli della media europea e non le mancette che sembrano destinate per il rinnovo del CCNL”.
“Chiediamo anche che parte degli investimenti del PNNR siano rivolti alle strutture con la nascita di nuovi poli all’avanguardia, l’ammodernamento e la messa in sicurezza di quelli già esistenti ed il recupero di alcuni storici come il Forlanini e il San Giacomo a Roma, chiusi per una ingiustificata miopia politica”.
“Siamo come sempre pronti a confrontarci e portare il nostro contributo, ma allo stesso tempo resteremo vigili perché si chiuda il tempo delle parole e delle promesse e si apra quello dei fatti concreti. In mancanza dei quali la voce della Ugl Salute è pronta a mobilitarsi sin da subito con tutto il proprio vigore per un futuro diverso della sanità italiana e dei suoi lavoratori”, conclude Giuliano.