Roma, 21 dicembre 2022 – Fra pochi giorni decadrà la norma (derivante dall’emergenza Covid) che permetteva ai medici di famiglia di inviare i codici delle ricette ai pazienti tramite posta elettronica o telefono. Dal fronte governativo non è stata prevista nessuna proroga o stabilizzazione del provvedimento. Per la Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu questa scelta è profondamente sbagliata: “Un ritorno al passato”.
Per Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu: “È evidente che l’emergenza Covid ha indotto a cambiamenti importanti nell’assistenza dei pazienti, per esempio l’invio per telefono o email dei codici delle ricette. Una procedura che riduceva l’afflusso e la pressione dei pazienti negli ambulatori su un passaggio ‘burocratico’ e che garantiva un servizio più comodo per i cittadini. Una prassi positiva che non può essere ora cancellata. La strada da seguire non è un ritorno al passato, ma potenziare invece tutti quegli strumenti di modernizzazione dell’assistenza sanitaria sul territorio con tecnologie, risorse e personale”.
“Sul punto – conclude Esposito – i sindacati medici devono essere uniti e chiedere al governo e al ministro della Salute, Schillaci, non solo la proroga ma l’immediata definizione di una legge che preveda la stabilizzazione di questa norma, e un investimento per la messa a regime su tutto il territorio nazionale del fascicolo sanitario elettronico, della digitalizzazione, e di tutti i cambiamenti necessari per avere degli ambulatori moderni ed efficienti”.