Alessandria, 24 luglio, 2020 – Anche quest’anno la Fondazione Italiana Linfomi Onlus (FIL) investe nel futuro della ricerca con il Bando Giovani Ricercatori 2020, reso possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Giulia Maramotti e la Fondazione GRADE Onlus.
Un premio di 100.000 euro sarà assegnato a un giovane ematologo under 40, che potrà con questa somma finanziare il progetto di ricerca sui linfomi da lui stesso ideato.
Questo bando nasce con lo scopo di sostenere le attività condotte da giovani ematologi incoraggiando la crescita dei gruppi di ricerca all’interno dei centri italiani FIL, impegnati nella cura dei pazienti con linfoma.
I progetti di ricerca in gara, per aggiudicarsi il finanziamento, dovranno prevedere aspetti innovativi nella diagnosi e nella terapia dei pazienti con linfoma per approfondire la conoscenza della malattia o migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti.
La domanda di partecipazione al Bando dovrà essere compilata entro il 30 settembre 2020. I requisiti fondamentali richiesti ai progetti di ricerca per concorrere sono i seguenti: la partecipazione di ricercatori di età inferiore a 40 anni di almeno due centri italiani differenti, la presenza di elementi di medicina personalizzata o di diagnostica avanzata, una durata di esecuzione non superiore a tre anni.
I risultati ottenuti dal progetto vincitore saranno proposti alla comunità scientifica internazionale mediante una pubblicazione il cui primo autore sarà il capofila del progetto.
“Le iniziative a supporto dei giovani costituiscono una priorità della FIL – afferma il Presidente della FIL dott. Francesco Merli – Siamo una realtà virtuosa in questo senso ed esperienze come il Bando Giovani Ricercatori, arrivato alla sua terza edizione, oltre ad altre iniziative formative rivolte agli under 40 lo dimostrano. Nel 2019 la vincitrice è risultata Francesca Maria Quaglia, dottoranda dell’Ematologia di Verona con un progetto dal titolo MANTLE FIRST BIO, finalizzato a identificare le cause biologiche della resistenza alla terapia nei casi di linfoma mantellare, un istotipo che rappresenta il 6% di tutti i casi di linfoma non Hodgkin e che è considerato uno dei più difficili da guarire. L’importanza della ricerca è ormai sotto gli occhi di tutti e se vogliamo garantire la continuità della mission della Fondazione Italiana Linfomi, cioè offrire sempre nuove opportunità di cura ai pazienti con linfoma, investire nelle nuove generazioni è il gesto più prezioso che si possa fare”.
Per approfondimenti sui contenuti del Bando Giovani ricercatori 2020 e sull’iter di presentazione dei progetti è possibile consultare il sito web FIL: https://filinf.it/bando-giovani-ricercatori-fil/