Trieste, 16 luglio 2021 – La N/R Laura Bassi, a conclusione dei test condotti con nave galleggiante nel porto di Trieste (HAT Harbour Test), è partita ieri sera per la seconda fase di test della strumentazione di bordo lungo la rotta adriatica che la porterà fino a Catania. Da qui, poi, inizierà il lungo viaggio che la porterà, a inizio agosto a Bergen, in Norvegia, per la sua prima campagna scientifica in Artico che durerà due mesi e mezzo di cui uno e mezzo operativi.
“La nave inizia ora un’importante e delicata fase di verifica e messa a punto della strumentazione scientifica dopo l’importante lavoro di refitting, svolto nei mesi scorsi nello stabilimento giuliano di Fincantieri (l’Arsenale Triestino San Marco –-ATSM) grazie al supporto di eccellenze navalmeccaniche quali Meccano srl e Cartubi, e alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Trieste” spiega Franco Coren, Direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali di OGS.
“Sulla nave sono state installate nuove strumentazioni scientifiche, tra cui oltre 10 tipi diversi di sonar che permetteranno la ricostruzione tridimensionale dei fondali marini, l’esplorazione del sottosuolo, la mappatura e il riconoscimento della fauna marina e permetteranno, inoltre, di mappare le correnti marine. Abbiamo voluto dotare la nave anche di un nuovo sistema di carotaggio del fondale marino che permetterà di studiare l’impatto dell’uomo e dei cambiamenti climatici sull’ambiente” precisa Coren.
La N/R Laura Bassi è oggi l’unica nave italiana rompighiaccio per la ricerca oceanografica, e al momento anche la prima e unica nave battente bandiera italiana in assoluto in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico, conforme alle nuove regole internazionali per l’accesso delle navi alle aree polari (il cosiddetto ‘Polar Code’) che regolano molti aspetti tecnici che possono impattare sulla navigazione in un ambiente remoto, difficile, dalle condizioni meteorologiche particolarmente gravose e molto vulnerabile.
La ricerca polare oggi riceve a livello globale una sempre maggiore attenzione vista l’importanza di Artico e Antartico nelle dinamiche climatiche, la crescente pressione antropica e la conseguente necessità di conservare e proteggere tali aree. Il generale aumento della temperatura e il conseguente progressivo scioglimento dei ghiacci polari, ha una forte influenza sulla circolazione oceanica globale e sul livello del mare. Pertanto, il futuro delle popolazioni costiere di tutto il pianeta dipende anche dalla capacità del mondo della ricerca di capire e predire i meccanismi di reazione delle calotte glaciali al cambiamento climatico in atto.
“La N/R Laura Bassi è ora equipaggiata con nuove strumentazioni scientifiche per le campagne oceanografiche e geofisiche” ha detto Nicola Casagli, presidente di OGS, precisando che “il potenziamento della strumentazione scientifica è stato possibile grazie al supporto del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR”.