La Società Italiana di Neurologia (SIN) aderisce alla Giornata della Salute della Donna organizzata dal Ministero della Salute. Sabato 21 aprile un gazebo informativo sulla neurologia al Villaggio della Salute della Donna
Roma, 19 aprile 2018 – Anche quest’anno la Società Italiana di Neurologia (SIN) partecipa alla Giornata Nazionale della Salute della Donna organizzata dal Ministero della Salute, per sensibilizzare e promuovere i progressi della ricerca scientifica per la cura delle patologie neurologiche femminili e allestirà sabato 21 aprile un gazebo informativo presso il Villaggio della Salute della Donna.
Le malattie neurologiche, che siano genetiche o acquisite, degenerative o infiammatorie, frequentemente sono o diventano croniche, portando spesso a perdita delle funzioni cognitive o a disabilità motoria e imponendo l’assunzione ininterrotta di farmaci.
Per tutti questi aspetti le malattie neurologiche coinvolgono la donna a più livelli: come malata, come caregiver, come donna che in età fertile deve affrontare una serie di paure come quella di non riuscire a portare a termine o a gestire la gravidanza, che diventi difficile curarsi o che la malattia di cui è portatrice possa essere trasmessa.
“La Società Italiana di Neurologia – afferma il prof. Gianluigi Mancardi, Presidente della Società Italiana di Neurologia e Direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Genova – ha sempre posto una particolare attenzione alla Medicina di Genere e alla Salute della Donna con focus non solo sugli aspetti di prevenzione, diagnosi e cura, ma anche sul benessere psichico e sulle problematiche relative all’integrazione in una società che oggi richiede impegni sempre più gravosi sia a livello individuale e familiare che nel mondo del lavoro”.
A tutto questo si aggiunge che alcune malattie sono trasmesse solo dalle donne o hanno una maggiore prevalenza nel sesso femminile o che la gestione terapeutica può essere difficile in alcune condizioni come la gravidanza, l’allattamento o la menopausa.
Le necessarie modificazioni terapeutiche in queste situazioni possono, infatti, determinare peggioramento o recidiva della malattia e un profondo sentimento di insicurezza. Pertanto la prevenzione delle patologie neurologiche e la diagnosi precoce assumono un ruolo centrale e ancora più rilevante quando si parla di malattie nel sesso femminile.