Pisa, 20 novembre 2020 – Ci sarà anche la Biobanca BMS – che fa parte della Sezione dipartimentale Biobanche dell’Aou pisana, diretta dal dottore Simone Lapi (al centro nella foto) – nel nodo nazionale e, di conseguenza, anche nell’infrastruttura europea delle biobanche e delle risorse biomolecolari BBMRI-ERIC.
Questo organismo internazionale riunisce tutti i principali protagonisti del settore biobanche – dai ricercatori agli specialisti all’industria ai pazienti – per promuovere la ricerca biomedica e offre supporto su questioni legate alla qualità, all’etica, alla legalità, il tutto al fine promuovere la ricerca e l’innovazione nei trattamenti sanitari.
Grazie infatti a un migliore coordinamento delle biobanche nazionali, all’accesso ai campioni e ai dati conservati – in definitiva, all’interoperabilità delle banche dati internazionali – è possibile anche promuovere la partnership pubblico/privato, sviluppare condizioni di sostenibilità e concordare criteri uniformi di gestione della qualità.
A Pisa la Biobanca multispecialistica BMS, in funzione delle sue caratteristiche e finalità e in considerazione dello sviluppo della medicina di precisione (cure specifiche e personalizzate), si colloca come piattaforma trasversale integrata di servizio per tutte le istituzioni con finalità scientifiche e assistenziali, con l’obiettivo di ‘biobancare’ materiale biologico relativo alle discipline di maggior rilievo in ambito sanitario.
Il suo inserimento all’interno del nodo nazionale e della infrastruttura europea delle biobanche significherà visibilità e accessibilità ai campioni biologici e ai dati clinici associati (nel totale rispetto della privacy) su scala nazionale ed europea, rendendoli disponibili per la comunità scientifica.
Per entrare nel circuito nazionale BBMRI, la Biobanca BMS dell’Aou pisana ha superato la valutazione in materia di qualità, conformità agli standard previsti, tenuta del catalogo, attività in ingresso e in uscita, operatività in rete e sostenibilità.