Roma, 11 luglio 2018 – Quasi 2 milioni di prestazioni ambulatoriali e oltre 28mila ricoveri. 321 trapianti di organi e tessuti e più di 13mila pazienti “rari”. Cresce l’attività clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e cresce la produzione scientifica, che raggiunge il numero di 663 pubblicazioni per 2.700 punti di Impact Factor (IF), il valore che ne misura il “peso”.
L’Ospedale Pediatrico della Santa Sede (anticipa i risultati) presenta i risultati dell’Attività sanitaria e scientifica del 2017 (che saranno presentati questo pomeriggio nella sede di San Paolo Fuori le Mura) insieme con i numeri del Bilancio Sociale, che restituiscono il valore sociale dell’azione di cura e ne documentano la sostenibilità economica. Sono state 3.500 le famiglie ospitate in accoglienza alloggiativa, 2.000 quelle seguite dai servizi sociali. L’Ospedale ha sostenuto complessivamente 313 mln di euro di costi a fronte di 322 mln di ricavi, registrando un margine operativo lordo con segno positivo.
I numeri dell’assistenza: 84mila accessi al Pronto Soccorso, 30mila interventi chirurgici
Aumentano le visite al Pronto Soccorso del Bambino Gesù. Nel 2017 sono stati registrati 84.036 accessi (+5%) nelle due sedi del Gianicolo e di Palidoro, con un picco nei mesi di dicembre, marzo e maggio. 359 sono stati i trasporti di emergenza neonatale e 89 i trasporti tramite l’eliporto vaticano, eseguiti in collaborazione con il Governatorato della Santa Sede. Nel 2017 ha preso il via il progetto “Nascita OPBG”, che prevede la nascita in ospedale di neonati altamente critici, al fine di evitare i rischi del trasferimento d’urgenza post-parto. I parti a rischio effettuati nel corso dell’anno sono stati 19.
Cresce il numero di ricoveri, che superano i 28mila nel 2017 (28.291, +5%): il 29% proviene da fuori Regione, soprattutto Campania, Puglia e Calabria, con una complessità più elevata del 47% rispetto ai pazienti provenienti dal Lazio. Il 15% dei ricoverati è di nazionalità straniera.
Crescono anche le procedure chirurgiche e interventistiche, che raggiungono il numero di 29.778, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. A queste si aggiungono 3.012 interventi di chirurgia ambulatoriale, quasi il doppio rispetto a 5 anni fa, frutto di percorsi basati sull’appropriatezza clinica, che hanno permesso di mantenere la stessa efficacia assistenziale del ricovero e di garantire minore stress per i pazienti e minori costi per il Sistema Sanitario Nazionale.
Crescono, infine, le prestazioni ambulatoriali che raggiungono il numero di quasi 2 milioni (1.908.487) tra visite ed esami: +12% rispetto all’anno precedente, + 60% rispetto a 5 anni prima.
Il Bambino Gesù è l’unico ospedale in Europa in grado di rispondere al bisogno di ogni tipologia di trapianto pediatrico. Nel 2017 sono stati effettuati 138 trapianti di midollo, 46 homograft (protesi valvolari cardiache), 31 trapianti di fegato (di cui 4 da vivente), 28 trapianti di rene (di cui 6 da vivente), 27 trapianti di cornea, 8 trapianti di cuore (a cui si aggiungono 10 impianti di cuore artificiale), 10 di membrana amniotica e 1 di polmone. In totale, 321 trapianti di organi e tessuti, pari a circa il 30% dell’attività trapiantologica svolta a livello nazionale.
La presa in carico di pazienti con casistiche sempre più complesse aumenta anche il rischio di infezioni ospedaliere, che, nel mondo, rappresentano la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria. Nonostante l’aumento dell’alta complessità, l’Ospedale ha ridotto drasticamente il tasso di prevalenza delle infezioni nel corso degli anni. Nel 2017 si conferma l’1.8% del 2016, contro una media UE del 4%.
I numeri della ricerca: 16 nuove malattie rare identificate nel 2017
Sono oltre 700 al Bambino Gesù le persone impegnate nella ricerca, di cui circa 400 ricercatori e 300 medici, biologici e farmacisti impegnati sia nell’attività clinica che nella ricerca scientifica. L’Ospedale si colloca ai vertici della rete degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e primo tra gli ospedali pediatrici italiani per livello di Impact Factor (IF), il valore che misura il “peso” delle pubblicazioni scientifiche.
L’IF del Bambino Gesù è aumentato del 50% negli ultimi 5 anni, arrivando a quota 2.703 nel 2017, per un totale di 663 pubblicazioni scientifiche. 438 i progetti di ricerca attivi nello scorso anno, il 36% dei quali ha riguardato malattie e tumori rari. 293 le collaborazioni scientifiche formalizzate con partner nazionali e soprattutto internazionali (77%), in particolare Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Usa. 431 gli studi clinici, che hanno coinvolto 6.120 pazienti.
Con la partecipazione a 15 Reti ERN (European Reference Networks), il Bambino Gesù è l’ospedale pediatrico europeo più coinvolto nei network europei per la condivisione delle conoscenze sulle malattie rare e il coordinamento delle cure di questi pazienti. Sono 13.203 i pazienti “rari” arruolati dal Bambino Gesù nella Rete Regionale delle Malattie Rare, la casistica più ampia a livello nazionale, non solo in campo pediatrico.
Grazie alla piattaforme genomiche e alle competenze bioinformatiche sviluppate presso i laboratori dell’Ospedale, nel 2017 il Bambino Gesù ha identificato 16 nuove malattie rare che erano orfane di diagnosi. Un impegno costante che ha permesso all’Ospedale di fornire risposte diagnostiche per oltre il 50% dei malati rari o ultra-rari seguiti.