Sassari, 21 maggio 2019 – Si aprirà giovedì 23 maggio ad Alghero l’appuntamento annuale dedicato alla Psichiatria forense. Tre giorni durante i quali i maggiori esponenti del settore si ritroveranno per fare il punto sulla Psichiatria forense, tra passato, presente e futuro.
L’occasione dell’incontro la offrirà il ventiduesimo congresso nazionale della Società italiana di Psichiatria forense, “Ieri, oggi e domani in psichiatria forense”, che prenderà il via il 23 maggio alle 9.00 all’Hotel Catalunya di Alghero. Organizzato in collaborazione con la Clinica di Psichiatria dell’Aou di Sassari, sino al 25 maggio rappresenterà un sicuro momento di condivisione tra le categorie di operatori del settore.
“La psichiatria forense – spiega Liliana Lorettu, direttore della Clinica di Psichiatria e organizzatrice del congresso – non può esimersi dal porre domande di approfondimento e chiarificazione alla psichiatria clinica. Non rispondere o dare risposte evasive o ambigue e, soprattutto, non consapevoli delle loro possibile decodificazione e travisamento forense significa che domani risponderanno a queste domande altre persone, tutte accomunate dal fatto di non essere medici specialisti psichiatri qualificati con esperienze pluriennali di assistenza e responsabilità psichiatrica in istituzioni pubbliche”.
Obiettivo del congresso sarà, allora, quello di affrontare le varie tematiche nell’ambito di un confronto multidisciplinare, per migliorare la formazione in ambito psichiatrico forense e clinico.
Tra gli argomenti al centro del congresso ci saranno le psicoterapie “Smart”, sfide e responsabilità tra nuovi pazienti e nuove patologie, la qualificazione di chi valuta la responsabilità professionale dello psichiatra, il danno psichico e gli aspetti clinici e forensi, l’implicazione della famiglia nel trattamento del paziente suicidario e la maternità difficile e le implicazioni forensi.
Quindi ancora, si parlerà del futuro della psichiatria, dei problemi clinici e forensi nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), delle misure di sicurezza, dei profili di responsabilità professionale nelle Rems, del recupero funzionale nel paziente depresso, le nuove evidenze a supporto.
Spazio poi alla discussione sullo psichiatra oggi tra cura e custodia, al ruolo del magistrato tra difesa sociale e bisogno di cure, quindi un focus sulla malattia mentale e al comportamento violento e sulle criticità attuali della psichiatria clinica.
Il congresso sarà preceduto da un simposio, dal titolo “La responsabilità professionale in psichiatria” che, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole proporre differenti prospettive inerenti la responsabilità professionale nell’ambito di una visione multidisciplinare al fine di arricchire la formazione degli operatori.