In merito ai 3.000 trapianti di fegato effettuati all’Ospedale Molinette, la dichiarazione del Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani
Torino, 17 luglio 2017 – “Lo straordinario risultato ottenuto dal prof. Mauro Salizzoni e dalla sua equipe dimostra ancora una volta il primato della medicina e chirurgia universitaria torinese che ricade a beneficio dei pazienti. Non di meno, mette in luce il valore della ricerca clinica e la grande opportunità didattica formativa per i giovani medici e gli specializzandi dell’Università di Torino che hanno possibilità di apprendere in un contesto accademico rappresentato da competenze di livello assoluto.
Il numero è certamente rilevante, e tagliare il traguardo dei tremila trapianti ha un suo significato simbolico, ma l’aspetto più importante è la qualità, che si raggiunge e mantiene solo con un sostegno continuo alla ricerca.
Prima e dopo il trapianto infatti si realizza un lavoro di ricerca di fondamentale importanza per la riuscita. I genetisti, coloro che operano nella biomedicina, osservano le condizioni e le studiano insieme al chirurgo.
La riuscita dell’intervento sta indubbiamente nelle capacità del chirurgo, ma nella fase post-trapianto, in cui è necessario rendere l’organismo in grado di ricevere l’organo riducendo il rischio del rigetto, è fondamentale lo studio sul profilo genetico del ricevente, quindi della ricerca”.