Torino, 10 agosto 2015 – È stato raggiunto lo storico traguardo di 3.000 trapianti di rene presso il Centro Trapianti renali Antonio Vercellone dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, che si conferma così il primo Centro in Italia per trapianti di rene effettuati e per sopravvivenza. Per il trapianto numero 3.000 si è trattato di un ritrapianto su un paziente della provincia di Cuneo, il cui primo trapianto di rene era durato 12 anni. L’organo è arrivato da una donatrice deceduta all’ospedale di Novara.
I numeri aggiornati riportano 3.002 trapianti di rene, di cui 94 trapianti doppi, 490 ritrapianti, 41 trapianti combinati di rene e pancreas e 49 trapianti combinati di rene e fegato (grazie alla collaborazione con il Centro Trapianti di Fegato, diretto dal prof. Mauro Salizzoni), 3 di rene e cuore (grazie alla collaborazione con il Centro Trapianti di Cuore, diretto dal prof. Mauro Rinaldi), 57 pediatrici fino al 2000 (i successivi 70 effettuati presso l’ospedale Infantile Regina Margherita).
Infine, sempre più intenso, sulla scia dei 130 finora eseguiti, l’impegno a potenziare il trapianto renale da donatore vivente, oggi agevolmente realizzato anche in presenza di incompatibilità del gruppo sanguigno. I dati di sopravvivenza dell’organo dopo il trapianto sono dell’86% dopo 5 anni. Ben tre pazienti trapiantati nel lontano 1982 sono ancora in vita con l’originario trapianto di rene iniziale.
Come dichiara il prof. Antonio Amoroso, Direttore del Centro Regionale Trapianti: “Questo tremillesimo trapianto non costituisce ovviamente un punto di arrivo, ma scandisce soltanto la continuità di un cammino avviato agli inizi degli anni ‘80”.
È stato grazie alla tenacia e alla competenza di un gruppo di clinici torinesi (i nefrologi professori Antonio Vercellone e Giuseppe Paolo Segoloni, il chirurgo vascolare prof. Roberto Ferrero, l’urologo prof. Giovanni Sesia, il rianimatore prof. Mario Maritano ed il genetista prof. Emilio Sergio Curtoni) l’aver saputo avviare un programma regionale, esordito il 7 novembre 1981 con il primo trapianto renale da donatore deceduto a Torino, e che ha assunto rapidamente un crescente ruolo di rilievo, affermandosi fino ad oggi, come il Centro Italiano con la più elevata attività.
Attualmente l’impianto organizzativo continua ad articolarsi, unico in Italia e tipico della Regione Piemonte, sulla sinergica collaborazione tra l’equipe nefrologica della Nefrologia universitaria Dialisi e Trapianto (diretta dal prof. Luigi Biancone), che si fa carico della gestione clinica del paziente sia nella fase pre che post-trapianto con la Chirurgia vascolare (diretta dal dottor Maurizio Merlo, responsabile dottor Piero Bretto), con l’Urologia universitaria (diretta dal prof. Bruno Frea, responsabile dottor Omid Sedigh) e della Immunogenetica e Biologia dei Trapianti (diretta dal professor Antonio Amoroso).
Come dichiara il prof. Biancone, responsabile del Programma di Trapianto renale alle Molinette: “Grazie alla convergenza di queste differenti competenze, perfettamente integrate da oltre trent’anni di impegno sul campo, è stato possibile offrire la realizzazione di un trapianto a centinaia di pazienti non presi in considerazione da altri centri trapianti per la loro complessità”.
fonte: ufficio stampa