Roma, 5 giugno 2018 – Da oggi operativo il nuovissimo acceleratore lineare per la Radioterapia “TrueBeam Varian”, un macchinario di altissima precisione e velocità, che consentirà di ridurre notevolmente il tempo di esposizione alle radiazioni. Si passerà infatti dai 15-20 minuti attuali a 1 o 2, permettendo così di effettuare anche trattamenti complessi in un massimo di 15 minuti contro i 30 attuali, migliorando drasticamente non solo il comfort del paziente, ma anche la sicurezza e l’accuratezza del trattamento.
Insieme al macchinario ‘gemello’, che arriverà in Reparto ai primi di agosto, si potranno trattare a dovere e con estrema precisione oltre 80 pazienti al giorno, permettendo così all’Unità di Radioterapia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina di non avere liste di attesa e aprirsi alle necessità di cura di tutto il Lazio. Inoltre, una navetta gratuita collegherà a breve l’Ospedale con le stazioni FS e della METRO B di Piazzale Ostiense.
Il nuovo acceleratore – appena giunto in Ospedale – è il più completo fra tutti quelli presenti nelle altre strutture di Roma. Permetterà trattamenti di radiochirurgia, radioterapia guidata da immagini, trattamenti con controllo della respirazione. Grazie ad una TAC “on board” è possibile verificare al millimetro la corretta posizione del paziente, visualizzare la neoplasia e colpire il bersaglio in maniera ancora più mirata, permettendo così di preservare gli organi circostanti e di aumentare la percentuale di successo dei trattamenti.
L’innovativa tecnica “stereotassica” permette, poi, di aumentare la singola dose riducendo le applicazioni. Minor durata dell’intervento, quindi, e minor numero di sedute. Per il tumore alla prostata, ad esempio, ne serviranno dalle 5 alle 20 anziché le attuali 35-40.
“Con i nuovi acceleratori, la nostra Unità sarà in grado di aumentare drasticamente il numero dei trattamenti, passando dagli attuali 700 nuovi casi l’anno a più di 1.000 – commenta il Direttore della Radioterapia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina, Luca Marmiroli – per questo l’Ospedale sta concludendo degli accordi per accogliere i pazienti di quelle strutture, di Roma e del Lazio, che non dispongono di una loro unità di Radioterapia”.
L’ammodernamento tecnologico si inserisce in un più ampio progetto di ristrutturazione di tutta l’Unità di Radioterapia, con spazi più accoglienti, nuovi ambulatori, una sala per l’elaborazione dei piani di cura: un reparto interamente digitalizzato dove tutto sarà raccolto in una cartella clinica virtuale a disposizione del paziente. Questo rinnovamento tecnologico è stato reso possibile grazie ad un network europeo di centri di radioterapia di alto livello con il quale l’Ospedale condivide i protocolli clinici, Amethyst Radiotherapy.