Rachide cervicale, novità diagnostiche e terapeutiche delle patologie vertebro-midollari

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Specialisti a confronto in occasione del meeting scientifico in programma domani, venerdì 15 giugno, all’Università Cattolica di Roma

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Roma, 14giugno 2018 – Un meeting scientifico sulle novità diagnostiche e terapeutiche interamente dedicato alle patologie del rachide cervicale, la parte più mobile della colonna vertebrale e quindi esposta più facilmente al trauma in ogni fascia di età, si svolgerà domani, venerdì 15 giugno 2018 dalle ore 8.30 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Centro Congressi Europa – Sala Italia, Largo Francesco Vito, 1 Roma). Il convegno è promosso dalla UOC di Chirurgia Vertebrale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS, diretta dal prof. Francesco Tamburrelli, docente dell’Istituto di Clinica Ortopedica dell’Università Cattolica.

L’evento fa parte del ciclo di incontri dal titolo “Progressi in Patologia Vertebrale” ideati dalla Società Italiana di Chirurgia Vertebrale-Gruppo Italiano Scoliosi, con l’intento di favorire un aggiornamento professionale su specifiche tematiche di patologia del rachide.

Il meeting del 15 giugno riguarderà la colonna cervicale nei suoi aspetti diagnostico-terapeutici sia nel campo degenerativo e oncologico che in quello, decisamente più delicato, della traumatologia vertebro-midollare. Quest’ultimo aspetto permetterà di fare il punto sulle attuali metodologie terapeutiche intensivistiche e chirurgiche che vedono coinvolte diverse figure professionali soprattutto in situazione di urgenza-emergenza tipiche del trauma vertebro-midollare.

“Quotidianamente – anticipa il prof. Tamburrelli, presidente e promotore del meeting – un centro di riferimento locale e nazionale di alta competenza intensivistica e di chirurgia vertebrale quale quello del Policlinico Gemelli, si trova a far fronte a casi di alta complessità che richiedono competenza e organizzazione. E’ la perfetta integrazione di queste due componenti che può garantire un intervento terapeutico efficace da cui può dipendere la prognosi del paziente traumatizzato. Trattamenti chirurgici tempestivi possono risultare salvavita”.

“Al contrario – sottolinea Tamburrelli – il ritardo nel riconoscimento della compromissione neurologica del midollo o l’inadeguato trattamento chirurgico, sono la causa di una disabilità motoria altamente invalidante per il paziente”.

Il meeting che sarà aperto dal prof. Carlo Logroscino, già ordinario di Chirurgia Vertebrale all’Università Cattolica e presidente onorario del convegno, con una relazione dal titolo “La chirurgia vertebrale al Gemelli”, vedrà coinvolti i massimi esperti nazionali sull’argomento esi articolerà in una prima sessione dedicata alla patologia cervicale pediatrica, certamente la più delicata da affrontare.

La seconda sessione sarà dedicata alla traumatologia vertebro-midollare. La terza sessione al tema della artrodesi vertebrale con discussione degli aspetti biologici e dei criteri di scelta dei vari impianti alla luce delle differenti caratteristiche biomeccaniche e del materiale con cui sono realizzati.

La quarta sessione sarà dedicata alla patologia degenerativa e alla conseguente sofferenza midollare. Ultima sessione ma non certo meno importante per complessità e risvolti clinici, sarà quella dedicata alla patologia oncologica.

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