Milano, 27 giugno 2018 – L’Istituto Europeo di Oncologia ha ottenuto, per la sesta volta consecutiva, l’accreditamento Internazionale della Joint Commission International, l’ente più autorevole al mondo nel campo della sanità. IEO ha ottenuto un punteggio importante: soddisfatti i 1.198 requisiti chiave, che definiscono l’eccellenza di un centro ospedaliero, con 3 soltanto (0,25%) da sottoporre a un’azione di miglioramento, secondo l’attenta valutazione JCI.
Joint Commission è un organismo no-profit nato negli Stati Uniti negli anni ’50 per migliorare la qualità dell’assistenza degli ospedali americani ed autorizzare gli ospedali per i rimborsi assicurativi, valutandone l’efficacia in base a parametri e criteri obiettivi e misurabili.
Oggi è il maggiore Ente di accreditamento internazionale: negli Usa sono accreditati 4168 ospedali (88% degli ospedali americani) ed è attivo in più di 80 Paesi nel mondo. In Europa hanno seguito il percorso di accreditamento 70 ospedali, di cui 18 in Italia.
Quello di Joint Commission è un processo di accreditamento volontario attraverso il quale un Ente del tutto indipendente certifica che un’organizzazione sanitaria rispetta specifici standard di qualità e sicurezza riconosciuti dalla comunità scientifica e dall’OMS, suddivisi in due macro aree: Standard centrati sul paziente e Standard organizzativi.
JCI è uscita dai confini statunitensi nel 2000 e IEO è stato il primo IRCCS ed il secondo ospedale italiano a sottoporsi alla valutazione ed ottenere la certificazione Joint Commission, nel dicembre 2002. Da allora IEO è stato sottoposto a 6 visite ed ha costantemente partecipato ai programmi di miglioramento continuo dei processi, fino ad ottenere il risultato record di quest’anno.
“Solo due Ospedali in Italia – ha dichiarato Fabrizio Mastrilli, Direttore Sanitario IEO – sono stati sottoposti alla verifica della 6° Edizione dei requisiti JCI, la più recente e complessa, caratterizzata da una forte attenzione alla sicurezza del paziente riguardo, in particolare, il controllo delle infezioni ospedaliere, il corretto utilizzo degli antibiotici e il contributo dell’informatica applicata alla sanità”.