Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica si è unito alla più grande Rete di ricerca oncologica Italiana. De Maria: “Un’eccellenza mondiale”. Orecchia: “Condividere con il network ACC risultati clinici e sperimentazioni è un valore aggiunto per l’intera comunità scientifica”
Roma, 4 gennaio 2018 – Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia entra a far parte di Alleanza Contro il Cancro, la più grande rete di ricerca oncologica italiana. Lo ha deciso, con voto unanime, il consiglio direttivo di ACC che ha positivamente accolto la richiesta di CNAO, istituito come fondazione nel 2001 dal Ministero della Salute per la realizzazione e la gestione di un centro di adroterapia per la cura dei tumori radio-resistenti e inoperabili, mediante l’impiego di ioni carbonio e protoni.
“Alleanza Contro il Cancro – ha detto Ruggero De Maria, Presidente di ACC – è felice di accogliere il CNAO nell’associazione. Il CNAO è un centro di eccellenza mondiale pioniere dell’adroterapia oncologica che coniuga l’innovazione tecnologica con la ricerca clinica più avanzata. Il recente inserimento nei Lea del trattamento di una serie di tumori con l’adroterapia permetterà di aumentare significativamente il numero dei pazienti che verranno curati al CNAO che, d’altra parte – ha aggiunto De Maria – si potrà giovare della rete degli IRCCS oncologici per continuare a eseguire ricerche e studi clinici sempre più avanzati”.
Roberto Orecchia, direttore scientifico di Fondazione CNAO, commenta con entusiasmo l’adesione ad Alleanza Contro il Cancro spiegando che “l’adesione conferma l’importanza della adroterapia e della conseguente ricerca scientifica a vantaggio del malato oncologico. Poter condividere con il network di ACC i risultati clinici e le sperimentazioni in corso presso il nostro centro è sicuramente un valore aggiunto per tutta la comunità scientifica. CNAO è l’unico centro in Italia e uno dei tre in Europa ad impiegare ioni carbonio per il trattamento di neoplasie localizzate in aree critiche o inoperabili. Siamo convinti – ha concluso Orecchia – che grazie a questa nuova sinergia si potrà fare molto per fornire risposte sempre più efficaci e concrete nella lotta contro i tumori”.
Alleanza Contro il Cancro
ACC, la più grande organizzazione di ricerca oncologica italiana, è stata fondata nel 2002 dal Ministero della Salute tra sei centri di alto livello di cura e ricerca del cancro (IRCCS). L’Associazione è attualmente formata da 22 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, AIMaC, l’Associazione italiana dei malati oncologici, Italian Sarcoma Group e l’Istituto Superiore di Sanità, che ne ospita gli uffici.
La missione di ACC è promuovere la rete tra centri oncologici con finalità di ricerca primariamente clinica e traslazionale per “portare al letto del paziente” le innovazioni diagnostiche e le più avanzate procedure terapeutiche.
CNAO
Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia è una fondazione senza scopo di lucro, innovativa e tecnologicamente avanzata, istituita nel 2001 dal Ministero della Salute per la realizzazione e la gestione di un centro di adroterapia per la cura dei tumori radio-resistenti e inoperabili, mediante l’impiego di ioni carbonio e protoni.
È uno dei 6 centri al mondo, l’unico in Italia a trattare con protoni e ioni carbonio i tumori radioresistenti e non operabili che non hanno altra possibilità di cura, come melanomi oculari, tumori solidi pediatrici e tumori ossei e del distretto testa-collo (meningiomi, carcinomi adenoideo-cistici,…).
Per farlo il CNAO utilizza un sincrotrone, ovvero un grande e complesso acceleratore di particelle, frutto della tecnologia italiana, che scompone gli atomi e dirige i fasci di particelle sui tessuti tumorali. Il sincrotrone del CNAO ha ottenuto dall’Istituto Superiore di Sanità la marcatura CE come dispositivo medico.
L’adroterapia presso il Centro viene erogata nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale per le patologie inserite nei LEA. I trattamenti hanno dimostrato di essere affidabili, sicuri ed efficaci. Dal 2011 a oggi CNAO ha trattato oltre 1.600 pazienti.