Siena, 17 marzo 2020 – “Cor magis tibi Sena pandit”, ovvero “Siena ti apre il suo cuore”. È l’iscrizione che si può leggere sull’arco esterno di Porta Camollia, il primo ingresso a Siena per chi proviene dal nord e che rammenta uno spirito che anche oggi anima la città. L’Azienda ospedaliero-universitaria Senese infatti viene in aiuto della Regione Lombardia: è arrivato in elicottero il primo paziente non Covid-19 trasferito dalla Rianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano alla Terapia Intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte, dove è stato ricoverato in condizioni stabili.
“La Regione Toscana – spiega Valtere Giovannini, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese – ha offerto il suo aiuto alla Lombardia sin da subito per far fronte all’emergenza in questo momento così critico. Anche il nostro ospedale si è reso disponibile ad ospitare pazienti con altre patologie che necessitano di cure intensive e che hanno bisogno di essere trasferiti per far posto ad altri pazienti con coronavirus, perché in questo momento dobbiamo aiutarci tutti. Collaborazione e solidarietà sono fondamentali”.
Il paziente ricoverato a Siena è un uomo che necessita di cure di terapia intensiva a seguito di politrauma: è stato trasferito alle Scotte grazie al lavoro della Protezione Civile con il CROSS, la Centrale operativa Remota per Operazioni di Soccorso Sanitario di Pistoia, che gestisce l’emergenza nazionale Covid-19 per tutte le regioni italiane, ricevendo le segnalazioni e poi trasferendo i pazienti da un ospedale all’altro a seconda della disponibilità di posti letto.
“I pazienti non affetti da coronavirus vengono trasferiti – spiega il prof. Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento Emergenza, Urgenza e dei trapianti dell’Aou Senese – per lasciare spazio ai pazienti Covid-19 nelle terapie intensive degli ospedali lombardi, dove la situazione è davvero critica. In questo momento così complesso ognuno di noi deve fare la sua parte e aiutare il prossimo”.
L’elicottero che ha trasportato il paziente è atterrato nel tardo pomeriggio presso la sede temporanea del servizio di elisoccorso presso la caserma “Roberto Bandini” del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore” di Siena.