La vaccinazione è facoltativa e gratuita in Italia per le bambine e i bambini di 12 anni, ed è fortemente consigliata prima dell’inizio dei rapporti sessuali e alle donne di ogni età che hanno avuto una lesione da HPV. È comunque indicata per le donne fino ai 45 anni, a seconda dei casi, e per i maschi fino a 26 anni
Milano, 30 luglio 2020 – “L’estate riduce la percezione del rischio virus e persino per il Covid-19 si tende ad abbassare la mascherina. Al contrario, è il momento di tenere alta la guardia non solo contro il Covid-19, ma anche contro le minacce virali permanenti, come lo Human Papilloma Virus, che causa la quasi totalità dei tumori del collo dell’utero e una percentuale significativa di altri tumori della pelle e le mucose. A causa del lockdown le vaccinazioni anti-HPV sono state sospese e anche dopo la riapertura la gente continua a rimandare sia vaccini che visite ed esami diagnostici. Ma la prevenzione non si può più assolutamente ritardare: se non si supera ora lo stop alle vaccinazioni, il rischio è di aumentare le lesioni correlate all’HPV, compresi i tumori”.
Eleonora Preti, esperta nelle patologie HPV-correlate dell’Unità di Ginecologia Preventiva dell’Istituto Europeo di Oncologia, lancia un allarme e allo stesso tempo un appello a non trascurare il virus HPV.
L’HPV è il principale responsabile dei tumori della cervice uterina, ma è coinvolto anche nell’insorgenza di altri tumori: sono attribuibili ai diversi genotipi di HPV il 70 % dei tumori della vagina, il 16 % dei tumori della vulva, l’87% di quelli dell’ano, il 29% di quelli del pene, il 25% di quelli della faringe e circa il 20% dell’orofaringe. Ci sono più di 200 genotipi di HPV, di cui circa 45 interessano l’apparato genitale femminile e maschile.
L’infezione si trasmette attraverso i rapporti sessuali (orali, vaginali e anali), tramite il contatto pelle contro pelle. Il nuovo vaccino nonavalente per HPV è in grado di prevenire fino al 90% delle lesioni causate dal virus ed è quindi il primo esempio di vaccino anticancro.
“Se ottenessimo una copertura vaccinale completa di tutta la popolazione, il tumore della cervice uterina scomparirebbe e gli altri tumori correlati all’HPV ridurrebbero drasticamente la loro incidenza – commenta Preti – Purtroppo la nostra copertura nazionale, prima del Covid, era al massimo del 70% nelle femmine e intorno al 60% nei maschi, mentre gli obiettivi di copertura stimati erano del 95%. Con il blocco del Covid ora rischiamo di allontanarci ancora di più dall’obiettivo”.
La vaccinazione è facoltativa e gratuita in Italia per le bambine e i bambini di 12 anni, ed è fortemente consigliata prima dell’inizio dei rapporti sessuali e alle donne di ogni età che hanno avuto una lesione da HPV. È comunque indicata per le donne fino ai 45 anni, a seconda dei casi, e per i maschi fino a 26 anni.