Bergamo, 17 marzo 2017 – L’Agenzia di Tutela della Salute ATS Bergamo è stata dichiarata da Unicef “Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno”. Un riconoscimento speciale che attesta come la Comunità e le Strutture socio-sanitarie della provincia di Bergamo siano pronte a prendersi cura di donne in gravidanza, neo-mamme e bambini, adottando i migliori standard assistenziali per promuovere e sostenere l’allattamento al seno.
Come raccomanda il documento UNICEF-OMS denominato “Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini”, infatti, i bambini dovrebbero essere allattati al seno in maniera esclusiva fino al compimento del 6° mese di vita e il latte materno dovrebbe rimanere la prima scelta anche dopo l’introduzione di alimenti complementari (svezzamento) almeno fino a due anni di vita, e comunque finché madre e bambino lo desiderino. ATS Bergamo è la terza realtà in Lombardia e la settima in Italia a ottenere l’importante riconoscimento grazie a un rigido percorso di qualificazione iniziato alla fine del 2013 con l’obiettivo di contribuire a favorire lo sviluppo di una cultura dell’allattamento nella comunità locale, valorizzando il diritto di ogni bambino a ricevere la migliore alimentazione possibile per la propria età.
Giovedì 16 marzo si è conclusa l’ultima ispezione dei valutatori UNICEF che hanno non solo verificato lo status delle pratiche attivate da ATS, ma anche intervistato 100 mamme del territorio per valutare l’assistenza globale a loro offerta dagli Operatori dei Servizi socio-sanitari del territorio bergamasco. Grazie al progetto “Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno”, articolazione italiana dell’Iniziativa internazionale “Baby Friendly Community Initiative” lanciata da UNICEF e OMS, infatti, sono stati attivati oltre 120 Baby Pit Stop in aree pubbliche in provincia di Bergamo: luoghi in cui le mamme possono comodamente allattare e cambiare i bambini contribuendo al loro benessere e serenità e sensibilizzando l’intero territorio ai bisogni delle donne nei momenti più delicati della loro vita, come la maternità e la crescita dei bambini.
“Siamo davvero orgogliosi del risultato conseguito, siamo certi che il nostro impegno sarà utile a creare una cultura più diffusa dell’allattamento sul territorio. Secondo un’indagine di monitoraggio sui tassi di allattamento condotta dalla Regione nel 2012, infatti, negli ultimi anni le donne lombarde, e soprattutto bergamasche, si sono allontanate dall’allattamento materno e si riscontrano anche resistenze e pregiudizi da parte della collettività nel vedere una mamma che nutre al seno il proprio figlio. Vogliamo invece, rendere di nuovo protagonisti in senso positivo le mamme e i loro neonati, espressione delle famiglie e anima dell’intera comunità. Perciò dico grazie a quanti hanno lavorato al nostro fianco e spero saranno sempre di più coloro che sceglieranno di sostenerci”, ha dichiarato la dott.ssa Mara Azzi, Direttore Generale di ATS Bergamo.
fonte: ufficio stampa