Bologna, 28 agosto 2020 – “Abbiamo reagito con fermezza, contrapponendoci alla decisione annunciata dalla Direzione Generale del Policlinico Sant’Orsola di esternalizzare circa 400 posti letto per riorganizzare e ristrutturare una parte dei padiglioni ospedalieri della struttura, per adeguarli alle norme sul distanziamento dovute alla pandemia in atto, inviando una lettera congiunta e fissando incontri coi vertici della sanità locale e regionale. Le motivazioni del trasferimento non ci sembravano condivisibili vista la presenza di numerose aree vuote nella struttura ospedaliera, che potrebbero essere utilizzate per garantire una riorganizzazione conforme ai protocolli anti-Covid. Inoltre, non ci sembravano condivisibili anche tenuto conto della durata della ristrutturazione, un periodo lungo che avrebbe potuto trasformare scelte temporanee in definitive, che avrebbero a danneggiato la sicurezza del trattamento dei pazienti, dovuta proprio al poter disporre, nella sede del Policlinico, di tante eccellenze specialistiche, oltre a creare notevoli disagi al lavoro dei professionisti che sarebbero stati costretti a spostamenti tra diversi stabilimenti ospedalieri cittadini. Tuttavia, ancora, non tutto è risolto e restano delle criticità, per le quali continueremo ad esercitare pressione per la loro risoluzione”.
È quanto afferma Antonella Rodigliano, segretario territoriale del NurSind Bologna, il sindacato degli infermieri, che tiene inoltre a precisare che “con il taglio dei posti letto del S. Orsola-Malpighi e la contestuale allocazione in strutture private accreditate si sarebbe realizzata di fatto una riduzione dei posti letti nell’area metropolitano di Bologna, in un periodo in cui c’è da recuperare visite, esami, ricoveri e interventi chirurgici”.
“Non possiamo che essere soddisfatti dalla decisione dei vertici locali e regionali della sanità che hanno deciso di valorizzare il confronto anziché inasprire lo scontro per la riorganizzazione necessaria a corrispondere alle nuove esigenze scaturenti dall’emergenza sanitaria in atto. Il raffronto in atto auspichiamo che possa produrre buoni risultati. Innanzitutto da parte dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di Bologna, che avevano già accolto, con nota dello scorso 11 giugno, la proposta di verifica degli spazi inutilizzati presenti nella struttura ospedaliera, per minimizzare il taglio e prediligere la ricollocazione in ambito pubblico dei posti letto che temporaneamente si perderanno nei reparti da ristrutturare. Grazie al nostro apporto si danno garanzie agli operatori sanitari e ai pazienti che da decenni, da tutto il territorio nazionale, si rivolgono al Policlinico S.Orsola-Malpighi per l’affidabilità dei suoi professionisti e la buona organizzazione dei servizi. Restano criticità in essere, quali ad esempio quella rappresentata dalla sospensione di un programma d’eccellenza come quello della Chirurgia d’urgenza, che auspichiamo con il confronto costante di risolvere nell’interesse degli operatori sanitari e degli utenti della struttura ospedaliera. Riteniamo apprezzabile, infine, la disponibilità al dialogo e al confronto dell’assessore Donini con le rappresentanze sindacali”.
È quanto rilevano il dott. Eugenio Cosentino e il dott. Salvatore Lumia del sindacato dei medici CIMO.