Prof. Alberto Pilotto, Presidente SIGOT: “Serve sviluppare un approccio multidimensionale che valuti l’impatto delle malattie acute e croniche sulle disabilità fisica e cognitiva e la qualità di vita dell’anziano. Definire i soggetti più a rischio, promuovere stili di vita sani e il controllo delle malattie croniche sono le nostre priorità. Cruciale ripartire con le vaccinazioni anti-influenzale, contro lo pneumococco e contro l’herpes zoster”
Roma, 15 giugno 2021 – La vaccinazione della popolazione italiana contro il Covid-19 prosegue con numeri significativi. Tuttavia, si sta presentando il conto della trascuratezza avvertita da molti pazienti, soprattutto anziani, nei programmi di prevenzione e cura delle malattie croniche.
“Urge ripartire con i percorsi di screening – suggerisce il prof. Alberto Pilotto, Presidente SIGOT, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio – Dalla Geriatria lanciamo un appello a riprendere uno stile di vita sano e attivo, una corretta nutrizione e appropriato controllo delle malattie croniche. Ma un punto cruciale è quello delle vaccinazioni. Per questo la SIGOT insieme al CNR ha promosso per ottobre una serie di iniziative per incoraggiare le vaccinazioni antinfluenzale, antipneumococcica, e contro l’herpes zoster (oltre a quella anti-Covid-19), degli anziani più fragili come dei residenti nelle RSA”.
“Resta poi ovviamente fondamentale anche riprendere il controllo delle malattie croniche – prosegue Pilotto – Tra le patologie più trascurate in questo periodo, vi sono sicuramente quelle di ambito cardiovascolare e neurodegenerativo: dati sia nazionali che mondiali rilevano un aumento di deficit cognitivi e depressione, che generano un aumento della fragilità in ambito fisico, psicologico e sociale. Per affrontare simultaneamente queste diverse problematiche, è necessario mettere in atto un approccio all’anziano di natura multidimensionale, sempre più rilevante nell’affrontare le patologie nella terza età”.
La nuova centralità della Geriatria
La SIGOT si riunirà con i suoi oltre 900 soci nel 35° Congresso Nazionale dal 16 al 18 giugno in modalità online. Un’occasione per riflettere sulla centralità dell’anziano in questi mesi e sul ruolo presente e futuro della Geriatria.
“L’anziano è stato al centro della gestione del Covid-19 – sottolinea il prof. Pilotto – La Geriatria si è impegnata tantissimo nella cura delle fasi acute della malattia: una recente indagine SIGOT ha dimostrato che la quasi totalità delle Strutture Ospedaliere di Geriatria sono state trasformate in reparti Covid-19. I geriatri sono stati coinvolti sin dalla prima ora nella vaccinazione anti-Covid-19, iniziata proprio nelle RSA e nelle persone più anziane. Ora la Geriatria è chiamata a organizzare e gestire la cura delle malattie croniche, incluse le conseguenze a breve e lungo termine della sindrome post-Covid-19”.
“Queste nuove sfide sono al centro delle riflessioni di SIGOT in queste ore del nostro Congresso Nazionale – sottolinea Pilotto – Auspichiamo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Nel ridisegnare la Sanità, il PNRR dà maggiore spazio alla medicina territoriale: secondo noi non viene tuttavia attribuito il giusto valore alla Geriatria, che, per le dinamiche demografiche in atto, è destinata per competenza e specificità professionale a svolgere un ruolo cruciale nella gestione dell’anziano”.
L’approccio multidimensionale punto di riferimento imprescindibile
L’approccio multidimensionale alla persona anziana è sempre stato il metodo di riferimento geriatrico indicato da SIGOT. Anche la letteratura recente legata alla pandemia Covid-19 ha dimostrato che l’età cronologica è solo un numero, in quanto non è sufficiente a caratterizzare la persona anziana e a definire l’andamento clinico delle malattie.
Le decisioni cliniche per l’anziano richiedono una valutazione complessiva che tenga conto delle diverse “dimensioni” come le malattie, le disabilità, le caratteristiche psicologiche e sociali. Al Congresso SIGOT 2021 vengono presentati i risultati di alcuni studi sulla grande utilità dell’approccio multidimensionale dell’anziano sia in ambito ospedaliero, in RSA e territoriale in generale.
“SIGOT ha promosso insieme all’Istituto Superiore di Sanità e alla SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) la produzione di Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana – conclude il prof. Pilotto – che possano essere un punto di incontro, anche con altri specialisti, per fornire un appropriato inquadramento clinico e assistenziale della persona anziana”.