Palermo, 23 novembre 2017 – Un intervento di emergenza su un bambino politraumatizzato di 10 anni precipitato da una tettoia. Fasi concitate per scongiurare il peggio e mettere in sicurezza il paziente.
Attori volontari, medici e infermieri insieme per una simulazione all’Ospedale Cervello, in aula Fici, destinata ai partecipanti al corso “Il politrauma in età pediatrica, dal territorio all’ospedale” promosso dal Pronto soccorso pediatrico dell’Azienda OO.RR. Villa Sofia-Cervello, referenti scientifici Patrizia Ajovalasit e Adriana De Luca, in collaborazione con l’equipe multidisciplinare del politrauma e il 118.
L’esercitazione pratica ha rappresentato il momento operativo del corso, il cui obiettivo è quello di fare acquisire e migliorare le competenze tecnico professionali nell’approccio al paziente minore con politrauma. L’appuntamento, che ha vissuto le prime due sessioni e proseguirà nelle prossime settimane, ha visto la presenza in veste di docenti di diversi medici dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello, fra i quali i responsabili del Trauma Center, Antonio Iacono, dell’Ortopedia Pediatrica, Calogero La Gattuta, dell’Ortopedia, Francesco Di Girolamo, nonché Fabio Genco, Direttore del 118 di Palermo.
Insieme a loro e agli allievi anche, per le simulazioni, una ventina di attori volontari del gruppo “Per un teatro di impegno civile”, coordinato da Franco Carollo, dell’Università Europea del tempo libero. Dopo la parte teorica, il corso ha vissuto la fase della simulazione che ha presentato un modello di comportamento in presenza di un grave caso di minore politraumatizzato, nella parte specifica della valutazione, della stabilizzazione e del trattamento, attraverso il lavoro in team.
“Oltre che migliorare le competenze tecnico professionali – sottolinea Patrizia Ajovalasit Direttore del Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello – il corso mira al coordinamento fra le figure professionali multidisciplinari dell’equipe di emergenza e trasversalmente con gli operatori del Trauma Center, per tradurre concretamente in azioni gli schemi operativi definiti in una rigorosa e complessa procedura del Pronto soccorso pediatrico. Puntiamo anche ad ottenere la condivisione della stessa procedura con tutti gli operatori delle diverse Unità operative interessate, e l’acquisizione di competenze metacognitive per la gestione dell’emotività. Quest’ultima infatti, che è sempre presente nelle condizioni di emergenza, specie quando si tratta di bambini, rappresenta un fattore che rende più difficile il coordinamento degli sforzi al fine di rendere più efficiente le prestazioni effettuate. Grazie alla presenza degli attori, gli operatori hanno compreso che il governo della dimensione emozionale/relazionale con i pazienti e la famiglia, permette di sviluppare il piano operativo al meglio”.
“Usiamo la simulazione di situazioni drammatiche per essere certi di farci trovare pronti ad agire al meglio quando dovesse essere necessario. Grazie al personale della azienda che contribuisce a fare crescere la qualità della nostra assistenza”, commenta il Commissario dell’Azienda OO.RR. Villa Sofia-Cervello, Dr. Maurizio Aricò.