Asma grave, insufficienza respiratoria acuta, cronicità critica respiratoria e sindrome dell’apnea ostruttiva durante il sonno. Patologie che colpiscono molti aretini. Se ne parla domani al Forum Risk
Arezzo, 29 novembre 2016 – Sotto l’Egida di AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) e Federasma e Allergie Onlus, si svolgerà a Firenze durante l’annuale appuntamento del Forum Risk una speciale sessione dedicata alla Pneumologia e alla gestione delle malattie respiratorie complesse. Si tratta di un campo ben specifico delle malattie respiratorie in continua espansione demografica e con forte impatto socio-sanitario e economico per il quale è indispensabile che il governo clinico sia pilotato in modo esperto e competente dallo Pneumologo.
Cinque esempi per tutti sono l’asma grave, la BPCO severa, l’insufficienza respiratoria acuta, la cronicità critica respiratoria, e la sindrome dell’apnea ostruttiva durante il sonno (OSA).
Patologie che per la realtà aretina colpiscono una fetta significativa della popolazione, con circa 1.200 aretini affetti da asma grave, oltre 10 mila con BPCO severa, 1.000 concittadini con cronicità respiratorie dipendenti da ossigeno terapia e ventilazione meccanica domiciliare, più di 12 mila con OSA. In più va considerato che ogni anno vengono ricoverati negli ospedali aretini più di 13 mila soggetti con insufficienza respiratoria acuta di cui il 20% richiede cure pneumologiche e intensive.
“Si tratta di malattie che fanno registrare numeri importanti su scala nazionale – dice il dott. Raffaele Scala, responsabile della Pneumologia e UTIP di Arezzo – poiché riguardano il 40% della popolazione, con mortalità ospedaliera del 10% per l’insufficienza respiratoria acuta, aumento del numero di incidenti stradali per l’apnea ostruttiva; va poi considerata la grave disabilità che queste malattie respiratorie complesse comportano in termine di qualità di vita. Senza tralasciare gli effetti collaterali di queste malattie– precisa ancora Scala – rappresentati dai costi diretti e indiretti che minano fortemente il sistema sanitario regionale e nazionale. Ignorare questi numeri e non proporre una soluzione adeguata significherebbe negare ‘l’effetto tsunami’che le malattie respiratorie complesse hanno e sempre avranno nei nostri sistemi sociali e sanitari moderni”.
La sessione scientifica, coordinata dal dott. Raffaele Scala, prevede l’intervento di esponenti di valenza nazionale e internazionale. Si parlerà di appropriatezza e efficacia terapeutica nella BPCO, di cure intensive respiratorie, di modelli di home care con la telemedicina pneumologica, l’applicazione di percorsi di gestione integrata con altre discipline per l’asma e l’OSA.
fonte: ufficio stampa