PMA: infertilità e nuove opportunità. Convegno a Roma

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Prof. Luca Mencaglia

Roma, 7 marzo 2019 – Sempre più coppie oggi lamentano problemi di sterilità/infertilità. Ormai le stime parlano di percentuali sopra il 20%. Ciò è dovuto a stili di vita sbagliati, scelte procreative in età sempre più tarda, fattori ambientali di vario tipo. Ma soprattutto mancanza di prevenzione che significa mancanza di educazione e informazione sui temi della fertilità.

“Per contrastare tutto questo – dichiara il prof. Luca Mencaglia, Presidente Fondazione PMA – la Fondazione PMA Italia, ente rappresentativo a livello nazionale dei principali centri di PMA pubblici e privati e delle Associazioni di pazienti, promuove in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali, una campagna sociale di informazione destinata a tutti i cittadini in età potenzialmente fertile per prevenire problematiche di infertilità ovvero per porvi rimedio”.

Grazie all’impiego delle tecnologie biomediche più avanzate sarà dunque possibile nei centri aderenti alla Fondazione effettuare il congelamento dei propri gameti per ragioni mediche (di coloro che dovranno sostenere trattamenti chemioterapici) ovvero per ragioni sociali (in previsione di una gravidanza in un momento in cui le possibilità di successo fossero ridotte per molteplici ragioni).

Sarà inoltre possibile per coppie sterili accedere alla riproduzione con gameti donati da terzi la c.d. procreazione eterologa. Alla crescente richiesta di queste metodiche, però, si contrappone la scarsità di donatori nel nostro Paese, che rende necessario sviluppare una cultura della donazione per consentire a tante coppie di realizzare un progetto genitoriale che sarebbe altrimenti negato.

“L’età media delle aspiranti mamme è da anni in costante aumento – aggiunge il dott. Luca Gianaroli, Vice-Presidente Fondazione PMA Italia e Direttore Scientifico S.I.S.Me.R. – Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione (Bologna) – Ciò accresce il rischio di problematiche di infertilità risolvibili solo ricorrendo alla donazione di ovociti. I dati mostrano che in Italia la richiesta di questo tipo di tecnica è in forte crescita, ma la scarsità di donatrici (che nel nostro Paese non ricevono alcun tipo di agevolazione o incentivo, contrariamente a quanto avviene pressoché in tutto il resto d’Europa) rende difficile fare fronte a tale domanda. Per garantire alle coppie questi trattamenti, i centri di PMA sono quindi costretti a importare ovociti da banche estere, a costi elevati e con il rischio di minori controlli sanitari”.

Si terrà venerdì 8 marzo, alle ore 9.30, presso la Sala Isma del Senato della Repubblica (Piazza Capranica, 72, Roma) il Convegno “La scelta di essere mamma” organizzato dalla Fondazione PMA Italia, in occasione del lancio della campagna di comunicazione “La campagna del… cavolo”. I temi al centro dell’attenzione saranno la preservazione della fertilità, l’accesso alla procreazione medico-assistita, la denatalità in Italia, la donazione di gameti, la fertilità nella paziente oncologica e il ruolo delle associazioni pazienti.

“La Campagna del.. Cavolo serve a ricordare che i bambini non nascono sotto i cavoli, ma sono il frutto di scelte libere e consapevoli che in presenza di difficoltà naturali la tecnologia consente comunque di realizzare. L’importante è essere informati” aggiunge il prof. Luca Mencaglia.

Il convegno dell’8 marzo sarà un appuntamento importante per ragionare su quanto è stato fatto e quanto ancora resta da fare sul fronte della fecondazione assistita e sul fronte dei diritti da parte delle istituzioni.

“Questi temi sono di grande importanza, specialmente in un Paese come in Italia dove il tasso di natalità è molto in calo – dichiara il Senatore Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, tra gli organizzatori dell’evento – L’Italia è un Paese sempre più anziano, con tutto ciò che ne consegue, anche in termini economici. È pertanto rilevante favorire la ricerca e facilitare il percorso alle coppie che decidono di valutare le opportunità disponibili nei casi di infertilità. Obiettivo comune è il benessere delle future mamme. Le istituzioni sono parte attiva insieme ai centri specialistici e alle associazioni dei pazienti per fluidificare questi processi”.

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