Arezzo, 13 febbraio 2017 – Domani, martedì 14 febbraio dalle 9.00 alle 13.00 all’auditorium dell’ospedale San Donato di Arezzo, si terrà un importante incontro su “Il Piano nazionale cronicità”.
Questo documento è stato redatto dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Azienda Area Vasta Sud Est Toscana ed il Dipartimento Cardioneurovascolare.
“L’incontro riveste una particolare importanza nel momento di trasformazione dell’assetto organizzativo delle aziende sanitarie – dichiara Lucia Ricci, responsabile rete diabetologica Asl – in quanto le malattie croniche (diabete, malattie reumatiche, respiratorie, cardiovascolari, renali, neurologiche ecc.) sono la vera sfida della sanità, essendo molto diffuse ed in aumento nella popolazione e consumano l’86% delle risorse economiche totali”.
I lavori si apriranno con il saluto del sindaco Ghinelli e del presidente della Conferenza dei sindaci Giacomo Termine.
Il direttore generale Desideri coordinerà gli interventi sull’epidemiologia delle malattie croniche in Toscana (Paolo Piacentini e Paolo Francesconi), sul Piano nazionale cronicità, che viene presentato da Paola Pisanti che l’ha scritto e di Giovanni Leonardi, direttore generale Innovazione e Ricerca del Ministero, che esporrà l’innovazione organizzativa e la ricerca cost-effectiveness per la qualità delle cure.
Ciò che la Regione Toscana sta facendo e propone di fare verrà presentato dal dott. Lorenzo Roti mentre sulle Linee Strategiche nella Azienda Sudest parlerà Desideri.
Seguirà un focus dedicato al diabete, paradigma delle malattie croniche e al relativo modello di presa in carico tra territorio ed ospedale, con la partecipazione di diabetologi medici di Medicina Generale, infermieri, dietista e ruolo dell’empowerment della persona diabetica che è in grado di gestire se stessa (Lucia Ricci, Alessia Scatena, Dario Grisillo, Lorenzo Baragatti, Paola Trapè, Gloria Turi).
Cosa trarre da questi interventi e quali siano i punti cruciali di questa sfida a tutto il sistema sarà riassunto dal direttore sanitario Simona Dei e dal direttore del Dipartimento Cardioneurovascolare Leonardo Bolognese.
“La crescita inesorabile della cronicità che stiamo osservando, con il suo carico di crescenti bisogni assistenziali, è il frutto dell’invecchiamento della popolazione – dichiara il direttore generale Desideri – Le persone affette da patologia croniche, oggi, grazie all’introduzione di nuovi modelli di sanità proattiva, a stili di vita più corretti, alla possibilità di controlli anche in remoto, vivono di più e possono continuare a condurre una buona qualità della vita più a lungo. A questo punto occorre ripensare il sistema secondo alcune direttrici, come la creazione di un raccordo di reti integrate e ben strutturate fra i medici di ogni AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale delle cure primarie) e gli specialisti ospedalieri, per i percorsi assistenziali delle principali malattie croniche. Il convegno sarà un momento importante di confronto”.
Dello stesso avviso il direttore sanitario Simona Dei che afferma “Un’occasione di crescita per tutti noi. Un convegno sui malati, che vivono nelle loro giornate l’angoscia e il peso di malattie curabili ma non guaribili, per individuare insieme nuove strategie, condividere percorso chiari, ascoltare storie vissute di malati e professionisti”.
Il convegno è aperto alla cittadinanza.
fonte: ufficio stampa