Percorso ictus, la Regione Toscana promuove le eccellenze di Arezzo e Montevarchi

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Arezzo, 14 marzo 2019 – La Regione ha promosso a pieni voti il percorso per l’ictus ischemico presente negli ospedali di Arezzo e Montevarchi. Nei giorni scorsi, infatti, nei due presidi è stata effettuata una ricognizione da parte della commissione regionale tempo dipendente ICTUS, per valutare lo stato dell’arte del percorso Ictus nei suoi vari step: 118, Pronto Soccorso, Neurologia ecc.

La commissione, composta da Francesco Bellomo (responsabile regionale Rete Ictus), dai referenti per le tre Aree Vaste (Giovanni Linoli, Stefano Spolveri e Giovanni Orlando) e dal direttore della Stroke Unit delle Scotte (Giuseppe Martini), ha valutato tempi di intervento, modalità, strumentazione e tutto il percorso previsto dal protocollo.

Si è trattato di una vera e propria “verifica sul campo” che ha confermato l’eccellenza della Rete diretta da Giovanni Linoli, sia per numero di pazienti trattati, sia per risultati che per la linearità del percorso a cui lo stesso paziente viene sottoposto.

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Dott. Giovanni Linoli

“Si tratta di realtà davvero positive e propositive e per noi è stato un momento di confronto importante – ha commentato Bellomo – Faccio i complimenti a tutti i professionisti incontrati perché le buone pratiche che ci hanno mostrato possono essere un esempio per altri ospedali. La nostra prossima tappa nella Sud Est è in programma il 26 marzo a Grosseto, seguirà il 2 aprile a Siena. Si tratta di visite più costruttive che ispettive, che ci danno indicazioni importanti sui vari nodi della Rete. Riteniamo, infine, prioritario sviluppare e consolidare il senso di appartenenza alla Rete da parte delle varie componenti”.

Nei due ospedali, la commissione ha incontrato: Massimo Mandò (direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza), Daniela Matarrese (direttore della Rete ospedaliera), Massimo Gialli (direttore del San Donato) Giovanni Iannelli (direttore Pronto Soccorso di Arezzo) e Simone Nocentini (direttore Pronto Soccorso Valdarno).

La Rete tempo-dipendente, disciplinata da un protocollo operativo condiviso da Asl e AOU Senese, eroga terapie innovative riservate ai casi di ictus ischemico. Si tratta della fibrinolisi endovenosa e della trombectomia meccanica, in grado di ridurre la mortalità e la disabilità residua, a patto che vengano eseguite entro una definita finestra temporale (entro 4,5 ore dall’esordio dei sintomi per la fibrinolisi, entro un tempo massimo di 12 ore per la trombectomia).

Sono quattro le strutture accreditate alla fibrinolisi endovenosa nell’Area Vasta Sud Est: il presidio ospedaliero di Arezzo, del Valdarno, di Grosseto e di Siena. Per la trombectomia meccanica, a cui sono candidati i pazienti affetti da ictus da occlusione di grosso vaso, il riferimento unico per l’intera Area Vasta Sud Est è il Policlinico Le Scotte di Siena, in relazione alle sue dotazioni neuroradiologiche interventistiche.

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