Ferrara, 26 novembre 2015 – Si parlerà di accumulo di ferro nei pazienti talassemici pediatrici al corso “La chelazione in età pediatrica” che si svolgerà nell’Aula n. 7 dell’ospedale di Cona sabato 28 novembre 2015 (dalle ore 8.30 alle 17.15).
Il corso, dedicato alla terapia chelante nel paziente in età pediatrica e adolescenziale, ha l’obiettivo di fornire un aggiornamento sulle metodiche per valutare il sovraccarico di ferro, sull’efficacia e tossicità dei farmaci chelanti. Verranno inoltre considerati il ruolo fondamentale dell’infermiere nella gestione della chelazione e gli aspetti problematici di adesione alla terapia in questa fascia di età.
Nei pazienti con talassemia major e con altre forme di anemia congenita “trasfusione-dipendente” il sovraccarico di ferro è una condizione che si instaura precocemente e se non adeguatamente trattata può raggiungere livelli critici già nella età pediatrica. Le conseguenze dell’accumulo del ferro sono costituite da: epatopatia, cardiopatia e dalle endocrinopatie (ipogonadismo, diabete, ipotiroidismo, ipoparatiroidismo, insufficienza surrenalica, deficit dell’ormone di crescita). La terapia chelante ha il compito non solo di correggere uno stato di sovraccarico già presente per ottenere il ripristino o il mantenimento della funzione degli organi, ma soprattutto di evitare che si instaurino accumuli potenzialmente dannosi.
La chelazione nell’età pediatrica assume un ruolo cruciale per attuare una prevenzione primaria delle complicanze secondarie all’accumulo di ferro.
Di seguito il programma dell’evento: corso-ecm-cona-28-novembre-2015
fonte: ufficio stampa (foto del Servizio Audiovisivi dell’AOU di Ferrara)