Arriveranno entro il 31 marzo 2017 all’ospedale di Bibbiena 2 anestesisti, 2 medici per il pronto soccorso e un chirurgo
Arezzo, 7 novembre 2016 – Mantenere uno stretto monitoraggio da parte di tutti gli enti sull’attuazione di quanto sottoscritto nel patto del Casentino. È per questo che si è svolto un altro incontro di tutti i sindaci del Casentino con la direzione ASL e l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi. Presenti anche l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e il vicepresidente del consiglio regionale Lucia de Robertis.
L’intento è quello di fare il punto della situazione sull’ospedale del Casentino e di gettare le basi per una stretta collaborazione tra sindaci e ASL che non lasci spazio a false allusioni di chiusura del presidio casentinese. Una collaborazione che in termini pratici si concretizza in servizi sanitari sempre più mirati per la popolazione e una crescita delle attività del presidio ospedaliero casentinese.
Dati alla mano, si è potuto verificare cosa è stato realmente fatto dallo scorso febbraio, data in cui è stato rivisto il patto. Dando uno sguardo al territorio vediamo che il Casentino conta 35.960 abitanti, con una bassa natalità (7,7 nati per ogni 1.000 abitanti), 9.242 persone hanno più di 64 anni e 1.798 più di 84 anni. Questo ha fatto dirottare l’attenzione a quei servizi rivolti all’anziano. Sono infatti incrementati (adesso sono 5) i posti letto del Mo.di.C.A. che garantiscono un’assistenza speciale a quelle persone che non possono più occupare un letto di ospedale ma che non possono tornare a casa. Altro servizio che non esisteva e che prenderà il via a breve è la riabilitazione intensiva territoriale con 2 posti letto.
I sindaci hanno espresso soddisfazione per il potenziamento della chirurgia specialistica. Sono aumentati infatti di due giorni alla settimana le sedute dedicate ai professionisti per ogni branca della chirurgia: pediatrica, ginecologica, urologica, oncologica e del pavimento pelvico. Conclusi i lavori di ristrutturazione che hanno interessato vari locali tra cui quelli dedicati alla salute mentale e Sert, servizi che verranno mantenuti a Bibbiena.
Nel patto anche il percorso nascita, ormai è noto come la centralizzazione del parto abbia portato ad un potenziamento dei servizi per la gravidanza, un esempio ne è il corso per la partoanalgesia.
“Le strutture ci sono – ha commentato il presidente della conferenza dei sindaci Daniele Bernardini – adesso mancano solo le risorse umane per garantire il pieno funzionamento delle sale operatorie, la gestione in sicurezza della continuità assistenziale notturna e festiva dei pazienti ricoverati”.
Non si fanno attendere le risposte dell’assessore e del direttore generale della Asl: “Entro il 31 marzo saranno assunti 2 medici anestesisti, 1 medico di chirurgia generale e 2 medici di emergenza urgenza (pronto soccorso)”.
“Saremmo matti se investissimo tutte queste risorse in un ospedale che chiuderà – ribadisce Desideri – l’ospedale sta aumentando e aumenterà le sue attività”.
“Tutto quello che abbiamo stabilito non si tocca – ha infine precisato l’assessore Saccardi, dopo la firma di tutti all’integrazione del Patto – servizi che rimarranno anche dopo l’accorpamento”.
E parlando di accorpamento dei distretti aggiunge: “Gli accorpamenti saranno inevitabili, ma spero vengano fatti in un percorso condiviso, noi siamo aperti a valutare anche altre ipotesi se non vi convince Valtiberina e Casentino”.
Tutti i sindaci hanno espresso la loro disponibilità a valutare nuove soluzioni di unione che non riguardino Casentino e Valtiberina, due territori che non hanno niente in comune se non il confine.
fonte: ufficio stampa