Patologie oculari, diagnosi e terapie. Congresso Nazionale Oculisti Ambulatoriali

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Roma, 28 marzo 2019 – “Con l’evoluzione delle tecnologie e la carenza di medici in Italia e in Europa, il ruolo degli oculisti ambulatoriali è sempre più una sfida ed il nostro impegno sul territorio italiano, in particolare, ha una importanza sempre più  rilevante con l’allungamento della vita e patologie croniche ed in aumento quali la degenerazione maculare senile – dice il dott. Danilo Mazzacane, Segretario Generale G.O.A.L. – Ecco perché abbiamo ideato una innovativa formula di sessioni aperte, con scambio di esperienze professionali, discussioni di casi clinici sulle patologie oculistiche che gestiamo nei nostri ambulatori, sessioni sull’innovazione, sulla necessità di una ritrovata umanizzazione del dialogo medico-paziente, in questo nostro secondo Congresso Nazionale: infatti solo il confronto sulle best practices può darci la giusta energia per poter essere presenti territorialmente in modo efficace, lavorare in rete e poter rispondere in modo adeguato alle esigenze dei cittadini”.

Il 2° Congresso nazionale G.O.A.L. 2019 ha come obiettivo quello di focalizzare il ‘mondo reale’ della professione dell’oculista ambulatoriale al fine di formulare proposte di indirizzo diagnostiche e gestionali, ricercando il consensus della platea dei partecipanti. G.O.A.L. (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi) è un’associazione no profit nata specificamente per aiutare nel quotidiano lavoro i Medici Oculisti territoriali e per far valere le loro istanze informazionali all’interno delle numerose proposte educative di corsi e congressi ad indirizzo prevalentemente ospedaliero/universitario.

“Siamo nati – dice il dott. Danilo Mazzacane, Segretario Generale di G.O.A.L. – dall’impegno etico professionale degli oculisti ambulatoriali e ne vogliamo valorizzare il ruolo all’interno del sistema sanitario. È necessario rafforzare la presenza sul territorio in favore della salute pubblica all’interno di un percorso di umanizzazione comportamentale. Per noi il ‘prendersi cura del paziente’ significa anche creare sinergie con altri specialisti, visto che ad esempio per molte patologie, es. pensiamo alla miastenia che insorge dopo i 65 anni in media negli uomini , servono team multidisciplinari che abbiamo già attivato”.

GOAL si considera LIBERA nel pensiero e nell’espressione professionale ed è protesa ad una collaborazione efficace con altri profili sanitari, quali neurologi, ottici etc. e, in generale si pone come interlocutore fondamentale per la tutela della salute visiva dei cittadini. È questo infatti uno dei temi del Congresso previsto a Roma dal 29 al 30 marzo.
Sono due giornate in cui gli esperti si confrontano per contribuire al miglioramento della good medical practice degli oculisti presso gli ambulatori specialistici territoriali, spesso dotati di strumentazione low-tech e con modeste risorse economiche.

“Abbiamo previsto diverse sessioni tematiche – dice il dott. Mazzacane Danilo – proprio per condividere, identificare e completare in sinergia territoriale dei percorsi diagnostico-terapeutici di integrazione ospedale-territorio con i centri di eccellenza e ospedalieri per tutti i casi complessi che necessitino di un consulto di terzo livello con l’utilizzo di strumentazione high-tech e/o con approccio chirurgico”.

In particolare, nella sessione dedicata alla formulazione del sospetto diagnostico si evidenziano alcune delle problematiche quotidiane riscontrate durante il primo accesso del paziente, con vari indirizzi operativi nella gestione soprattutto dei pazienti cronici da parte degli oculisti ambulatoriali. Nella sessione dedicata alla gestione di frequenti patologie oculari già diagnosticate sono previste relazioni di oculisti ambulatoriali che faranno presenti diverse strategie da utilizzare e best practices.

Entrambe le sessioni si svilupperanno con una discussione compartecipata tra un oculista ospedaliero e i colleghi presenti, i quali saranno chiamati ad esprimere il loro pensiero finale mediante un test-voto. In questo congresso pertanto è prevista una parte innovativa, di trasferimento di know how su casi clinici concreti.

Tra le novità c’è anche una sessione ESASO – European School for Advanced Studies in Ophthalmology, incentrata sul tema della “superficie oculare” e che evidenzierà l’aspetto europeo legato ad un costante aggiornamento professionale degli oculisti. Sarà conferito il premio GOAL-ESASO alla memoria di Daniele Morreale Bubella che permetterà ad un giovane collega, che avrà ben fotografato il moderno ruolo dell’oculista ambulatoriale, di partecipare ad un modulo formativo ESASO.

Sono previsti anche interessanti simposi satelliti su vari argomenti tra cui le nuove terapie farmacologiche e chirurgiche, la responsabilità professionale, la teleoftalmologia e una riflessione sul presente e il futuro dei giovani oculisti in Italia e in Europa. Vi saranno postazioni informative ENPAM che ha attivato una sinergia di servizio a favore degli associati G.O.A.L.

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