Roma, 26 novembre 2020 – Il parto ‘pretermine’ è così chiamato perché avviene prima della 37esima settimana di gestazione e interessa il 7-10% delle donne in gravidanza. Nascere “al tempo giusto” è importante per la salute di mamma e bambino, per questo è stato di recente attivato al Fatebenefratelli-Isola Tiberina (Roma), l’Ambulatorio di parto pretermine.
“I neonati pretermine – spiega il ginecologo Antonio Ragusa, Direttore dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale all’Isola Tiberina – hanno peggiori esiti alla nascita e nell’infanzia rispetto ai bambini nati a termine e sono esposti ad un maggior rischio di mortalità prematura o di sviluppare malattie croniche. Quest’ultimo aspetto riguarda anche le loro mamme, che meritano dunque un’attenzione particolare”.
Fare prevenzione, diagnosi precoce e prendersi cura delle future mamme e dei loro bambini, con scelte e condotte terapeutiche appropriate è l’obiettivo del “percorso gravidanza” già consolidato nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina, in cui le famiglie vengono accolte e assistite anche prima del concepimento, per poi continuare ad essere accompagnate nei nove mesi di attesa.
È questo il contesto in cui si inserisce il nuovo Ambulatorio del parto pretermine. Ad oggi, i progressi nella prevenzione della nascita pretermine sono limitati. Le cause del parto prematuro non sono ancora del tutto definite, ma coinvolgono molteplici fattori materni, fetali e ambientali.
“Sono stati identificati diversi fattori di rischio (precedente parto pretermine o rottura prematura delle membrane, cervicometria ridotta, ecc.), la cui valutazione è importante per indirizzare le pazienti a strategie di prevenzione – continua il ginecologo Ragusa – Su questo principio si basa l’azione del nuovo Ambulatorio di parto pretermine: identificare donne che presentano fattori di rischio per offrire loro le più idonee procedure diagnostiche, profilattiche e terapeutiche, al fine di prevenire un parto pretermine e ricoverare quindi le pazienti solo quando necessario. Inoltre, insieme ad altri specialisti (medici internisti, cardiologi, ecc.) le mamme ‘premature’ saranno seguite nel tempo, per aiutarle a prevenire le malattie cui sono più esposte”.
Tutte le future mamme che afferiscono all’Ambulatorio di Ostetricia o al Pronto Soccorso Ostetrico saranno valutate per la presenza di fattori di rischio prima di essere indirizzate all’Ambulatorio di parto pretermine, ove potranno accedere anche le donne in gravidanza inviate dal proprio ginecologo o ricoverate per minaccia di parto pretermine. Presso l’Ambulatorio di parto pretermine sarà intrapreso quindi un percorso assistenziale personalizzato, con controlli periodici ed eventuale prescrizione terapeutica, sempre in contatto diretto con il ginecologo curante.
In particolare saranno effettuate indagini strumentali, consigliate buone pratiche per la prevenzione del parto pretermine riguardanti l’attività fisica, la corretta alimentazione da seguire, la correzione di eventuali alterazioni dell’ecosistema vaginale.
Saranno inoltre effettuati, qualora necessario, test biochimici e innovativi test di laboratorio che permettono di predire con un’elevata sensibilità il rischio di parto pretermine entro 7-14 giorni e che permettono di modulare la decisione su un eventuale ricovero e sulla somministrazione di corticosteroidi per la maturazione polmonare fetale.