Nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia delle Molinette si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico
Torino, 5 febbraio 2021 – Ieri sera è stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista. È successo presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Mamma e neonata sono salve.
La paziente era ricoverata da qualche giorno presso il reparto di Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano portato alla luce la presenza di un adenoma ipofisario sanguinante. Un piccolo tumore benigno posto nel centro della scatola cranica stava sanguinando, comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.
La decisione di sottoporre urgentemente la paziente ad intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dott. Francesco Zenga, neurochirurgo Responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze – diretto dal dott. Vincenzo Villari – e dalla prof.ssa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia – diretta dal prof. Ezio Ghigo. I due medici si sono confrontati con i ginecologi della Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per prendere la delicata decisione.
Grottoli e Zenga, specialisti di patologie a carico dell’ipofisi, hanno valutato che la chirurgia fosse l’unica opzione per salvare la vista della paziente. La gravidanza in corso alla 35^ settimana ha però reso necessario programmare anche il parto urgente.
Per questo motivo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia delle Molinette – diretto dal prof. Diego Garbossa – si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico.
La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dott. Paolo Cortese – Direttore facente funzione della Ginecologia e Ostetricia 3 – e dalla dott.ssa Valeria Accortanzo con l’anestesista dott.ssa Evelina Gollo – Direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna.
Non appena partorita con successo la piccola Beatrice, di 2.185 g, è stata affidata al neonatologo dott. Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale – diretta dal dott. Daniele Farina – che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli interventi.
Appena concluso il parto, la dott.ssa Eliana Tinetti, anestesista della Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette – diretta dal dott. Roberto Balagna – ha proseguito la sedazione e preparato la paziente per l’intervento neurochirurgico. Sempre nello stesso blocco operatorio e con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, il dott. Francesco Zenga e il prof. Giancarlo Pecorari della Otorinolaringoiatria – diretta dal prof. Roberto Albera – hanno rimosso completamente il tumore sanguinante che, comprimendo i nervi ottici, stava causando la cecità della paziente.
La perfetta sinergia tra il personale infermieristico delle Molinette e le ostetriche del Sant’Anna e i giovani medici in formazione specialistica della Neurochirurgia ha reso possibile il completamento dei tre interventi. Cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in urgenza e in sinergia, nonostante il periodo difficile della pandemia Covid, per salvare la vita e la vista a una giovane mamma e alla propria neonata.
La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna e non solo abbracciare la piccola Beatrice, ma soprattutto potrà vederla.