Paralisi del nervo facciale, innovativo intervento mininvasivo restituisce il sorriso ai pazienti

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La nuova tecnica è stata messa a punto dall’Equipe di Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia dell’ospedale Maria Vittoria di Torino

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Torino, 15 settembre 2018 – “Rianimazione mininvasiva della paralisi totale del nervo facciale”: questa è la tipologia di operazione grazie alla quale alcuni pazienti sono tornati a “sorridere” anche dopo 20-30 anni di immobilità.

Sono pazienti dell’Ambulatorio del Sorriso, ufficializzato nel 2014 al Maria Vittoria, affetti da paralisi cronica del nervo facciale, che hanno scelto il Centro multidisciplinare per la cura degli esiti della paralisi del nervo facciale, presente nel Presidio Ospedaliero della ASL Città di Torino, dove l’Equipe di Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia ha messo a punto una nuova tecnica che coniuga tre interventi in uno, con metodica mininvasiva.

Già eseguita recentemente con successo dal dott. Marco Borsetti, Referente dell’Ambulatorio del Sorriso, e dal dott. Giorgio Merlino, Direttore della Chirurgia Plastica, della Mano e Microchirurgia del Maria Vittoria, la tecnica si avvale di muscoli “donatori”, prelevati da altre zone del viso e del collo che vengono trasferititi e riorientati a “rianimare” le zone paralizzate del volto, e combina l’utilizzo del lifting endoscopico per sollevare le parti cadenti.

Di qui la scelta della denominazione della procedura: “EMTL procedure”, ovvero trasposizione e sollevamento multiplo di muscoli con assistenza endoscopica (Endoscopically assisted Multiple muscle Transposition and Lift).

“Per ridare mobilità a un viso paralizzato da molti anni – spiega il dott. Marco Borsetti – abbiamo utilizzato metodiche già ben conosciute dai chirurghi che si occupano di questa patologia, ma con la novità di averle conglobate tutte in unico intervento mini invasivo, con assistenza endoscopica. In caso di paralisi totale del volto, abbiamo trasferito muscoli sani innervati dal nervo trigemino per sopperire alla muscolatura mimica paralizzata: abbiamo utilizzato il muscolo temporale e il muscolo digastrico per rianimare la muscolatura della bocca e dell’occhio, mentre le zone della faccia ptosiche sono state sospese a punti di ancoraggio fissi con la tecnica del lifting endoscopico”.

“I risultati sono ottimali come quelli già descritti in Letteratura per ciascuna delle varie tecniche, ma con il beneficio dell’ottimizzazione in un unico intervento e di una notevole riduzione dell’invasività chirurgica e delle cicatrici residue – conclude il dott. Giorgio Merlino – perché l’accesso chirurgico è minimo, a fronte delle ampie incisioni e dello scollamento dei muscoli prima necessari. I pazienti sono stati dimessi in ottime condizioni e sono tornati a casa in tempi rapidi”.

La metodica, molto versatile e modulabile sulle esigenze del singolo paziente, è già stata annunciata nell’ultimo Congresso Nazionale di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di Modena ed è in via di pubblicazione sulla rivista scientifica del settore.

“L’Ambulatorio del Sorriso è un ottimo esempio di integrazione fra le diverse competenze che si occupano della paralisi del nervo facciale – si congratula il Direttore Generale della ASL Città di Torino, Valerio Fabio Alberti – vede la partecipazione dei Servizi di Anestesia e Rianimazione, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Neurologia, Fisiatria e, se occorre, Neurochirurgia ed è stato il primo in Piemonte a offrire una consultazione multidisciplinare per ottimizzare la corretta gestione del paziente. Dall’attivazione ad  oggi sono stati valutati e instradati circa 90 pazienti, di cui diversi provenienti da altre regioni, e sono stati operati con successo più di 40 pazienti, dopo aver ricevuto una valutazione pluridisciplinare chirurgica e medica”.

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