Milano, 1 marzo 2021 – L’Istituto Europeo di Oncologia aderisce all’HPV Day, che si celebra internazionalmente il 4 marzo per sensibilizzare la popolazione circa l’importanza della vaccinazione contro lo Human Papilloma Virus, che è il principale responsabile dei tumori della cervice uterina ed è coinvolto anche nell’insorgenza di altri tumori.
“Tutto il mondo si è unito per combattere il virus Covid-19 e ora abbiamo imparato a proteggerci – dichiara Eleonora Preti, esperta nelle patologie HPV-correlate dell’Unità di Ginecologia Preventiva dello IEO, spiegando il significato della campagna internazionale – Ma c’è un altro virus che siamo in grado di sconfiggere, che circola da migliaia di anni, si diffonde da persona a persona e può portare a forme di cancro, se non viene fermato: l’HPV. Abbiamo da più di vent’anni un vaccino efficace contro l’HPV e l’ultima versione nonavalente, può ridurre del 90% l’incidenza dei tumori correlati al virus. Ma per raggiungere questo obiettivo bisogna ottenere la copertura vaccinale di tutta la popolazione candidabile. Purtroppo la nostra copertura nazionale, già prima del Covid, era al massimo del 70% nelle femmine e intorno al 60% nei maschi, mentre gli obiettivi di copertura stimati erano del 95%. Con il blocco del Covid ora rischiamo di allontanarci ancora di più dall’obiettivo”.
In effetti dai dati del Ministero della Salute emerge che la quasi totalità delle ASL (96,9%) ha assistito ad una diminuzione delle vaccinazioni durante l’emergenza COVID-19, rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente. A livello nazionale, la sospensione delle attività ha riguardato circa un quarto (28%) dei centri vaccinali.
“Il problema è duplice perchè accanto alla vaccinazione anti-HPV ha subito uno stop anche lo screening con Pap-test e hpv test, come dimostrano i nostri studi nazionali” aggiunge Preti.
L’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) ha effettuato un confronto fra primi 5 mesi del 2020 e lo stesso periodo del 2019 riguardo al numero e la percentuale di test eseguiti in meno, la stima delle lesioni iniziali della cervice uterine (CIN2+) non diagnosticate a causa del ritardo, e il numero di mesi standard di ritardo accumulati.
I test di screening eseguiti in meno rispetto al 2019 sono complessivamente 371.273 (55,3%). Pur con piccole oscillazioni fra le Regioni, comunque nessuna alla fine di maggio 2020 ha accumulato ritardi inferiori al 40%. Questo valore trasformato in tempo diviene un ritardo medio di 2,8 mesi (con oscillazioni che vanno da 2,1 a 3,2 mesi). Il numero di lesioni CIN2+ non diagnosticati è stimato in 1.676: sono tumori che si presenteranno purtroppo in stadio avanzato e andranno curati con trattamenti più lunghi e invasivi.
“È importante che passi il messaggio che la prevenzione non è un atto differibile, o addirittura accessorio – conclude Preti – Al virus HPV sono attribuibili, oltre alla quasi totalità dei tumori del collo dell’utero, il 70 % dei tumori della vagina, il 16 % dei tumori della vulva, l’87% di quelli dell’ano, il 29% di quelli del pene, il 25% di quelli della faringe e circa il 20% dell’orofaringe. Se ottenessimo una copertura vaccinale completa, grazie all’ormai noto “effetto gregge” il tumore della cervice uterina scomparirebbe e gli altri tumori correlati all’HPV ridurrebbero drasticamente la loro incidenza”.
Ci sono più di 200 genotipi di HPV, di cui circa 45 interessano l’apparato genitale femminile e maschile. L’infezione si trasmette attraverso i rapporti sessuali (orali, vaginali e anali), tramite il contatto pelle contro pelle.
La vaccinazione è facoltativa e gratuita in Italia per le bambine e i bambini di 12 anni, ed è fortemente consigliata prima dell’inizio dei rapporti sessuali e alle donne di ogni età che hanno avuto una lesione da HPV. E’ comunque indicata per le donne fino ai 45 anni, a seconda dei casi, e per i maschi fino a 26 anni.
Il 4 marzo alle 17.00, in occasione della Giornata, IEO ha organizzato un evento in diretta Facebook, durante il quale un gruppo di esperte risponderà alle domande su papilloma virus, vaccini e prevenzione ginecologica.