SIE, SIGG, SIMFER, SIMI, SIOMMMS, SIOT e SIR in un tavolo congiunto. La SIOMMMS partecipa alla costituzione del nuovo organismo che riunisce sette società scientifiche per un approccio multidisciplinare alla gestione della malattia. Obiettivo: percorsi per una maggiore appropriatezza terapeutica a vantaggio degli specialisti e dei pazienti
Roma, 26 maggio 2016 – Un approccio multidisciplinare alla gestione dell’osteoporosi: con quest’obiettivo è nata la Commissione Intersocietaria sull’osteoporosi, che riunisce 7 società scientifiche di esperti che si occupano della malattia, curandone aspetti diversi. La SIOMMMS-Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro ne fa parte insieme a SIE (Società Italiana di Endocrinologia), SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa), SIMI (Società Italiana di Medicina Interna), SIOT (Società Italiana di Ortopedia) e SIR (Società Italiana di Reumatologia).
Nella prima riunione d’insediamento, i delegati di ciascuna società scientifica hanno definito congiuntamente un piano di azioni che prevede: la redazione di un documento sinottico sulla gestione adeguata del paziente con osteoporosi, la valorizzazione della formazione per i membri delle Società aderenti al progetto e l’avvio di un percorso per la stesura di linee guida condivise, al posto delle singole iniziative di ciascuna società scientifica.
L’adozione di un approccio comune tra le maggiori associazioni di esperti significa raggiungere con messaggi scientifici e operativi una rilevante quantità di specialisti (oltre 15.000): verranno coinvolti in un progetto culturale di cambiamento che porterà a una maggiore appropriatezza diagnostica e terapeutica, in grado di apportare sensibili benefici ai pazienti e maggiore funzionalità ed efficacia al sistema sanitario.
“Si tratta solo di un inizio – commenta il presidente della SIOMMMS Claudio Marcocci – ma sono certo che questo lavoro di equipe si tradurrà in un miglioramento della gestione del paziente affetto da osteoporosi”.
fonte: ufficio stampa